Philology is traditionally taught and perceived as a reconstructive discipline, oriented towards the past and unsuitable for the present. Instead actuality, increasingly constituted by narrations rather than events, have an extreme need for philological knowledge and skills, above all to protect the very foundations of full and conscious exercise of freedom, in a globalized world in which ideological colonization of the masses is made not only and not so much through new and powerful technological tools, but above all through great narrative manipulations not hindered by an adequate critical knowledge.

La Filologia è tradizionalmente insegnata e percepita come una disciplina ricostruttiva, orientata di necessità verso il passato e inagibile per il presente. Invece l’attualità, sempre più costituita da narrazioni più che da eventi, ha un estremo bisogno di conoscenze e competenze filologiche, soprattutto per tutelare i fondamenti stessi dell’esercizio pieno e consapevole della libertà, in un mondo globalizzato nel quale la colonizzazione ideologica delle masse è operata non solo e non tanto attraverso nuovi e potenti strumenti tecnologici, ma soprattutto attraverso grandi manipolazioni narrative non ostacolate da un adeguato sapere critico.

La filologia come critica del discorso e della libertà

MANINCHEDDA, PAOLO GIOVANNI
2019-01-01

Abstract

Philology is traditionally taught and perceived as a reconstructive discipline, oriented towards the past and unsuitable for the present. Instead actuality, increasingly constituted by narrations rather than events, have an extreme need for philological knowledge and skills, above all to protect the very foundations of full and conscious exercise of freedom, in a globalized world in which ideological colonization of the masses is made not only and not so much through new and powerful technological tools, but above all through great narrative manipulations not hindered by an adequate critical knowledge.
2019
La Filologia è tradizionalmente insegnata e percepita come una disciplina ricostruttiva, orientata di necessità verso il passato e inagibile per il presente. Invece l’attualità, sempre più costituita da narrazioni più che da eventi, ha un estremo bisogno di conoscenze e competenze filologiche, soprattutto per tutelare i fondamenti stessi dell’esercizio pieno e consapevole della libertà, in un mondo globalizzato nel quale la colonizzazione ideologica delle masse è operata non solo e non tanto attraverso nuovi e potenti strumenti tecnologici, ma soprattutto attraverso grandi manipolazioni narrative non ostacolate da un adeguato sapere critico.
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