BACKGROUND: The laparoscopic procedure is proposed as an alternative, minimally invasive technique to restore normal anatomy, improve symptoms in patients with POP (pelvic organ prolapse). We wanted to evaluate the results with a follow-up of 18.6 months of the surgical technique of lateral suspension of pelvic organ prolapse by laparoscopy (POP-LLS), using polypropylene mesh. METHODS: This retrospective study was performed on female patients undergoing surgery for hysterocele, cystocele and/or symptomatic rectocele between June 2013 and October 2015 in the gynecological unit of the Sant’Elena Clinic in Quartu Sant’Elena, Cagliari, Sardinia (Italy). RESULTS: No cases (out of 100 patients in total) of relapse of the prolapse of the anterior or central compartment occurred in any of the patients undergoing POP-LLS and there were no cases of erosion or extrusion of the prosthesis. The postoperative presence of rectocele ex novo in 4 patients (4%) of cases was highlighted. A resolution or improvement of the SUI was observed in 31 cases out of 42 (73.8%). An improvement in urgency incontinence was found in 31 cases out of 31 women (100%). CONCLUSIONS: The POP-LLS surgical procedure presents promising results. However, it will be important to evaluate this technique on a larger number of patients and with a follow-up of at least 3-5 years to extend the results reported here on the outcome of POP-LLS.

OBIETTIVO: Valutare i risultati con follow-up di 18.6 mesi della tecnica chirurgica di sospensione laterale del prolasso degli organi pelvici per via laparoscopica (POP-LLS), mediante l’utilizzo di protesi in polipropilene. METODI: Questo studio retrospettivo è stato eseguito su pazienti di sesso femminile sottoposte ad intervento chirurgico per isterocele, cistocele e/o rettocele sintomatico tra giugno 2013 ed ottobre 2015 nell’Unità ginecologica della Clinica di Sant’Elena a Quartu Sant’Elena, Cagliari, Sardegna (Italia). La tecnica chirurgica di POP-LLS consiste di quattro fasi: la prima fase prevede la sospensione laterale della volta vaginale e dell’utero con una rete in polipropilene posta nel for- nice vaginale come fascia trasversale. La seconda consiste in un tunnel retro-peritoneale, utilizzando il trocar e le pinze atraumatiche, dalla parete addominale per raggiungere la plica vescico-uterina precedentemente preparata. Passaggio dell’ala laterale della protesi attraverso il tunnel fino alla sua esternalizzazione cutanea. Questo è ripetuto per entrambe le ali a destra e sinistra. La terza fase prevede il posizionamento senza tensione e la “fissazione” della protesi alla fascia del muscolo addominale trasversale utilizzando vicryl 2.00 (sospensione laterale transparietale). La quarta fase coinvolge, quando indicato, la vaginoplastica posteriore con rettopessi e miorrafia del muscolo elevatore dell’ano. RISULTATI: Nessun caso (su 100 pazienti in totale), di recidiva del prolasso del compartimento anteriore o centrale si è verificato in nessuno dei pazienti sottoposti a POP-LLS e non si sono verificati casi di erosione o estrusione della protesi. Si è evidenziata la presenza nel postoperatorio di rettocele ex novo in 4 pazienti (4%) dei casi. Si è osservata una risolu- zione o un miglioramento della SUI in 31 casi su 42 (73,8%). È stato riscontrato un miglioramento dell’incontinenza da urgenza in 31 casi su 31 donne (100%). CONCLUSIONI: La procedura chirurgica POP-LLS presenta risultati promettenti. Sarà importante tuttavia, valutare tale tecnica su un più ampio numero di pazienti e con follow-up di almeno 3-5 anni per estendere i risultati qui riportati sull’esito di POP-LLS.

Sospensione laterale del prolasso degli organi pelvici con protesi in laparoscopia POP-LLS: modifica della tecnica di Dubuisson

Fabio Medas;
2019-01-01

Abstract

BACKGROUND: The laparoscopic procedure is proposed as an alternative, minimally invasive technique to restore normal anatomy, improve symptoms in patients with POP (pelvic organ prolapse). We wanted to evaluate the results with a follow-up of 18.6 months of the surgical technique of lateral suspension of pelvic organ prolapse by laparoscopy (POP-LLS), using polypropylene mesh. METHODS: This retrospective study was performed on female patients undergoing surgery for hysterocele, cystocele and/or symptomatic rectocele between June 2013 and October 2015 in the gynecological unit of the Sant’Elena Clinic in Quartu Sant’Elena, Cagliari, Sardinia (Italy). RESULTS: No cases (out of 100 patients in total) of relapse of the prolapse of the anterior or central compartment occurred in any of the patients undergoing POP-LLS and there were no cases of erosion or extrusion of the prosthesis. The postoperative presence of rectocele ex novo in 4 patients (4%) of cases was highlighted. A resolution or improvement of the SUI was observed in 31 cases out of 42 (73.8%). An improvement in urgency incontinence was found in 31 cases out of 31 women (100%). CONCLUSIONS: The POP-LLS surgical procedure presents promising results. However, it will be important to evaluate this technique on a larger number of patients and with a follow-up of at least 3-5 years to extend the results reported here on the outcome of POP-LLS.
2019
OBIETTIVO: Valutare i risultati con follow-up di 18.6 mesi della tecnica chirurgica di sospensione laterale del prolasso degli organi pelvici per via laparoscopica (POP-LLS), mediante l’utilizzo di protesi in polipropilene. METODI: Questo studio retrospettivo è stato eseguito su pazienti di sesso femminile sottoposte ad intervento chirurgico per isterocele, cistocele e/o rettocele sintomatico tra giugno 2013 ed ottobre 2015 nell’Unità ginecologica della Clinica di Sant’Elena a Quartu Sant’Elena, Cagliari, Sardegna (Italia). La tecnica chirurgica di POP-LLS consiste di quattro fasi: la prima fase prevede la sospensione laterale della volta vaginale e dell’utero con una rete in polipropilene posta nel for- nice vaginale come fascia trasversale. La seconda consiste in un tunnel retro-peritoneale, utilizzando il trocar e le pinze atraumatiche, dalla parete addominale per raggiungere la plica vescico-uterina precedentemente preparata. Passaggio dell’ala laterale della protesi attraverso il tunnel fino alla sua esternalizzazione cutanea. Questo è ripetuto per entrambe le ali a destra e sinistra. La terza fase prevede il posizionamento senza tensione e la “fissazione” della protesi alla fascia del muscolo addominale trasversale utilizzando vicryl 2.00 (sospensione laterale transparietale). La quarta fase coinvolge, quando indicato, la vaginoplastica posteriore con rettopessi e miorrafia del muscolo elevatore dell’ano. RISULTATI: Nessun caso (su 100 pazienti in totale), di recidiva del prolasso del compartimento anteriore o centrale si è verificato in nessuno dei pazienti sottoposti a POP-LLS e non si sono verificati casi di erosione o estrusione della protesi. Si è evidenziata la presenza nel postoperatorio di rettocele ex novo in 4 pazienti (4%) dei casi. Si è osservata una risolu- zione o un miglioramento della SUI in 31 casi su 42 (73,8%). È stato riscontrato un miglioramento dell’incontinenza da urgenza in 31 casi su 31 donne (100%). CONCLUSIONI: La procedura chirurgica POP-LLS presenta risultati promettenti. Sarà importante tuttavia, valutare tale tecnica su un più ampio numero di pazienti e con follow-up di almeno 3-5 anni per estendere i risultati qui riportati sull’esito di POP-LLS.
Laparoscopy; Pelvic organ prolapse; Uterus;
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