Nel presente contributo, ci si concentrerà su Geppi Cucciari, figura di spicco del panorama mediatico italiano. Il suo personaggio è costruito attraverso la narrazione di sé e dell’universo femminile sviluppata con lo stile ironico e pungente che ne ha decretato il successo presso i pubblici più diversi - radiofonico, televisivo, teatrale e non ultimo cinematografico -, fin dall’esordio nel laboratorio artistico di Zelig. Attrice, conduttrice, comica e doppiatrice, Cucciari ha pubblicato due romanzi, Meglio donna che male accompagnata (Kowalski, 2006) e Meglio un uomo oggi (Mondadori, 2009), e in ambito cinematografico ha firmato la sceneggiatura de L’uomo che comprò la luna insieme a Paolo Zucca e Barbara Alberti. Dal 2005, inoltre, tiene una rubrica sul settimanale “Donna moderna”. L’intervento si propone di riflettere su questa figura sia attraverso l’analisi della sua produzione letteraria, sia considerando la prospettiva della transmedialità che caratterizza il suo percorso professionale. Per il suo successo è infatti fondamentale la capacità di muoversi con disinvoltura e vivacità tra i vari media e di costruire rapporti interattivi con i fan e i follower attraverso i canali social; l’applicazione di concetti quali fandom e audience performativa (Marwick/boyd 2011; Fanchi 2014) risulta quindi imprescindibile nell’analisi dei ruoli autoriale e sociale di Geppi Cucciari.

La narrazione del sé tra fandom e transmedialità in Geppi Cucciari

Myriam Mereu
Primo
2019-01-01

Abstract

Nel presente contributo, ci si concentrerà su Geppi Cucciari, figura di spicco del panorama mediatico italiano. Il suo personaggio è costruito attraverso la narrazione di sé e dell’universo femminile sviluppata con lo stile ironico e pungente che ne ha decretato il successo presso i pubblici più diversi - radiofonico, televisivo, teatrale e non ultimo cinematografico -, fin dall’esordio nel laboratorio artistico di Zelig. Attrice, conduttrice, comica e doppiatrice, Cucciari ha pubblicato due romanzi, Meglio donna che male accompagnata (Kowalski, 2006) e Meglio un uomo oggi (Mondadori, 2009), e in ambito cinematografico ha firmato la sceneggiatura de L’uomo che comprò la luna insieme a Paolo Zucca e Barbara Alberti. Dal 2005, inoltre, tiene una rubrica sul settimanale “Donna moderna”. L’intervento si propone di riflettere su questa figura sia attraverso l’analisi della sua produzione letteraria, sia considerando la prospettiva della transmedialità che caratterizza il suo percorso professionale. Per il suo successo è infatti fondamentale la capacità di muoversi con disinvoltura e vivacità tra i vari media e di costruire rapporti interattivi con i fan e i follower attraverso i canali social; l’applicazione di concetti quali fandom e audience performativa (Marwick/boyd 2011; Fanchi 2014) risulta quindi imprescindibile nell’analisi dei ruoli autoriale e sociale di Geppi Cucciari.
2019
Performance studies; Celebrities studies; Stardom; Audience studies
Divagrafie; Divismo; Attrice; Televisione; Geppi Cucciari
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