Major Psychoses are diffuse and impairing diseases. Incidence for psychoses in the general population varies from country to country, according to costumes, organization of Public Health Services and, probabily, genetical and risk factors ‘ distribution. As a part of a study on distribution and characteristics of Major Psychoses in Italy, rates for hospital admissions for Psyhcoses have been studied. Data from the Italian National Institute of Statistics (ISTAT) were used for comparison. Hospitalizations for Schizophrenia, Affective Disorders Bipolar tipe, Paranoia and Oligophrenia have been analyzed. Data from 1984 to 1992 show a significant increase in hospital admissions for Major Psychoses in Italy. The increment is marked for Schizophrenia and Paranoia, and less significant for Bipolar Disorders. Mental Disorders with an organic basis like Oligophrenia do not seem significantly affected by this trend towards increment in hospital admission. The increment in hospital admissions is independent from the accessibility of beds for hospitalization, since beds for psychiatry lessen gradually from 1984 to 1992 both in the public than in the private sector. Recent increase in suicidal rates, generally considered a marker of mental sufferance in the population suggests a real increment for both incidence and prevalence for psychoses in Italy, although cannot be ruled out others contributing factors, like bias in data collection, since in 1984 in Italy starts a new classification for mental disorders, and begin to show his effects the italian reform in Health Care; a general increase in hospital utilization by patients, with more health services accessible to population; a modification in attitude towards mental sufferance, with a reduction of the stigma associated with mental illnesses and a resultant increment in the utilization of psychiatric services.

Le Psicosi Maggiori sono un gruppo di malattie che si caratterizza per una relativa diffusione (circa 1% della popolazione generale) e per la gravità, sia sul piano della sintomatologia che in quello dell’esito prognostico. L’incidenza per i Disturbi Psicotici varia da paese a paese, in relazione a variabili socioeconomiche, culturali, genetiche e di organizzazione dei Servizi di salute pubblica. A prescindere dalle determinanti biologiche e culturali, il carico per i Servizi Sanitari è anche funzione dell’organizzazione dei Servizi stessi, e dipende quindi da una adeguata conoscenza della distribuzione nella popolazione dei disturbi sui quali si interviene. Quale parte di uno studio sulla Neurobiologia delle Psicosi Maggiori, vengono qui presentati i dati relativi all’andamento in Italia dei ricoveri per i Disturbi a carattere psicotico, indice attendibile della distribuzione e gravità di una patologia. I dati sottoposti ad analisi sono quelli riportati dall’Istituto Nazionale di Analisi Statistiche (ISTAT) e fanno riferimento alle ospedalizzazioni registrate nell’intervallo tra il 1984 ed il 1992. Per quanto riguarda le diagnosi, è stato considerato unitariamente il gruppo delle Schizofrenie, indipendentemente dai sottotipi, così come sono state analizzate insieme le diagnosi per Disturbo Affettivo, tipo Bipolare, indipendentemente dalle modalità di presentazione (Depressione o Mania o Stato Misto) del ricovero. Sono stati considerati altresì i ricoveri per Paranoia, indipendentemente dal sottotipo, e, per raffronto, i ricoveri per Oligofrenia, anche in questo caso indipendentemente dal sottotipo. I ricoveri per tutte le patologie psichiatriche considerate mostrano una consistente tendenza all’incremento, più pronunciato per quanto riguarda i ricoveri per Schizofrenia e Paranoia, ma rilevante comunque anche per quanto riguarda i Disturbi Affettivi. Appare invece stazionario il trend per il gruppo delle Oligofrenie, il cui tasso di ricovero non varia nell’intervallo considerato (1984-1992). Il recente aumento del tasso dei suicidi, fenomeno non esclusivo dell’Italia, indicherebbe come l’incremento nelle ospedalizzazioni per Psicosi rappresenti un indice di aumentata diffusione di tali patologie nella popolazione generale, giacché è generalmente accettato che il comportamento suicidario rifletta, nella maggioranza dei casi, una condizione intensa di sofferenza e disagio mentale. Non può essere escluso, peraltro, il concorso di altri fattori, quali bias nella raccolta dei dati, un generalizzato incremento nell’utilizzazione dei Servizi Sanitari da parte della popolazione generale, come riflesso dell’aumentata accessibilità degli stessi, una riduzione dello stigma associato alla sofferenza mentale, con conseguente aumento nell’utilizzo dei Servizi Psichiatrici da parte di fasce di popolazione un tempo restie ad accedere a tali servizi.

Apparente aumento dell’incidenza delle Psicosi Maggiori in Italia

Preti A
Primo
1997-01-01

Abstract

Major Psychoses are diffuse and impairing diseases. Incidence for psychoses in the general population varies from country to country, according to costumes, organization of Public Health Services and, probabily, genetical and risk factors ‘ distribution. As a part of a study on distribution and characteristics of Major Psychoses in Italy, rates for hospital admissions for Psyhcoses have been studied. Data from the Italian National Institute of Statistics (ISTAT) were used for comparison. Hospitalizations for Schizophrenia, Affective Disorders Bipolar tipe, Paranoia and Oligophrenia have been analyzed. Data from 1984 to 1992 show a significant increase in hospital admissions for Major Psychoses in Italy. The increment is marked for Schizophrenia and Paranoia, and less significant for Bipolar Disorders. Mental Disorders with an organic basis like Oligophrenia do not seem significantly affected by this trend towards increment in hospital admission. The increment in hospital admissions is independent from the accessibility of beds for hospitalization, since beds for psychiatry lessen gradually from 1984 to 1992 both in the public than in the private sector. Recent increase in suicidal rates, generally considered a marker of mental sufferance in the population suggests a real increment for both incidence and prevalence for psychoses in Italy, although cannot be ruled out others contributing factors, like bias in data collection, since in 1984 in Italy starts a new classification for mental disorders, and begin to show his effects the italian reform in Health Care; a general increase in hospital utilization by patients, with more health services accessible to population; a modification in attitude towards mental sufferance, with a reduction of the stigma associated with mental illnesses and a resultant increment in the utilization of psychiatric services.
1997
Le Psicosi Maggiori sono un gruppo di malattie che si caratterizza per una relativa diffusione (circa 1% della popolazione generale) e per la gravità, sia sul piano della sintomatologia che in quello dell’esito prognostico. L’incidenza per i Disturbi Psicotici varia da paese a paese, in relazione a variabili socioeconomiche, culturali, genetiche e di organizzazione dei Servizi di salute pubblica. A prescindere dalle determinanti biologiche e culturali, il carico per i Servizi Sanitari è anche funzione dell’organizzazione dei Servizi stessi, e dipende quindi da una adeguata conoscenza della distribuzione nella popolazione dei disturbi sui quali si interviene. Quale parte di uno studio sulla Neurobiologia delle Psicosi Maggiori, vengono qui presentati i dati relativi all’andamento in Italia dei ricoveri per i Disturbi a carattere psicotico, indice attendibile della distribuzione e gravità di una patologia. I dati sottoposti ad analisi sono quelli riportati dall’Istituto Nazionale di Analisi Statistiche (ISTAT) e fanno riferimento alle ospedalizzazioni registrate nell’intervallo tra il 1984 ed il 1992. Per quanto riguarda le diagnosi, è stato considerato unitariamente il gruppo delle Schizofrenie, indipendentemente dai sottotipi, così come sono state analizzate insieme le diagnosi per Disturbo Affettivo, tipo Bipolare, indipendentemente dalle modalità di presentazione (Depressione o Mania o Stato Misto) del ricovero. Sono stati considerati altresì i ricoveri per Paranoia, indipendentemente dal sottotipo, e, per raffronto, i ricoveri per Oligofrenia, anche in questo caso indipendentemente dal sottotipo. I ricoveri per tutte le patologie psichiatriche considerate mostrano una consistente tendenza all’incremento, più pronunciato per quanto riguarda i ricoveri per Schizofrenia e Paranoia, ma rilevante comunque anche per quanto riguarda i Disturbi Affettivi. Appare invece stazionario il trend per il gruppo delle Oligofrenie, il cui tasso di ricovero non varia nell’intervallo considerato (1984-1992). Il recente aumento del tasso dei suicidi, fenomeno non esclusivo dell’Italia, indicherebbe come l’incremento nelle ospedalizzazioni per Psicosi rappresenti un indice di aumentata diffusione di tali patologie nella popolazione generale, giacché è generalmente accettato che il comportamento suicidario rifletta, nella maggioranza dei casi, una condizione intensa di sofferenza e disagio mentale. Non può essere escluso, peraltro, il concorso di altri fattori, quali bias nella raccolta dei dati, un generalizzato incremento nell’utilizzazione dei Servizi Sanitari da parte della popolazione generale, come riflesso dell’aumentata accessibilità degli stessi, una riduzione dello stigma associato alla sofferenza mentale, con conseguente aumento nell’utilizzo dei Servizi Psichiatrici da parte di fasce di popolazione un tempo restie ad accedere a tali servizi.
Psychotic Disorders/epidemiology*; Schizophrenia/epidemiology*; Bipolar Disorder/epidemiology*
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