Con il termine di psicosi indotta da sostanze l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce un gruppo di condizioni di interesse psichiatrico nelle quali la comparsa di una sintomatologia a carattere psicotico consegue, in modo dimostrabile, all’assunzione di una o più sostanze psicoattive. La relazione temporale tra l’assunzione della o delle sostanze in causa e la comparsa del quadro psichico è condizione determinante per l’emissione della diagnosi, laddove possa essere esclusa la preesistenza della sintomatologia all’episodio in corso. Solitamente i sintomi recedono con l’estinguersi dell’effetto degli agenti che ne avrebbero determinato la comparsa, e si ripresentano, con modalità similari, nelle assunzioni successive. In taluni casi, però, la sintomatologia persiste anche quando l’azione della sostanza responsabile dovrebbe essere cessata, quando, cioé, é dimostrabile l’assenza nei liquidi biologici di agenti psicoattivi o di loro metaboliti. In questi casi il quadro evolve in una forma indistinguibile da una psicosi classica, nonostante il paziente si mantenga astinente.
Tossicodipendenza e sintomi psicotici: un problema aperto
Preti A
Primo
1998-01-01
Abstract
Con il termine di psicosi indotta da sostanze l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce un gruppo di condizioni di interesse psichiatrico nelle quali la comparsa di una sintomatologia a carattere psicotico consegue, in modo dimostrabile, all’assunzione di una o più sostanze psicoattive. La relazione temporale tra l’assunzione della o delle sostanze in causa e la comparsa del quadro psichico è condizione determinante per l’emissione della diagnosi, laddove possa essere esclusa la preesistenza della sintomatologia all’episodio in corso. Solitamente i sintomi recedono con l’estinguersi dell’effetto degli agenti che ne avrebbero determinato la comparsa, e si ripresentano, con modalità similari, nelle assunzioni successive. In taluni casi, però, la sintomatologia persiste anche quando l’azione della sostanza responsabile dovrebbe essere cessata, quando, cioé, é dimostrabile l’assenza nei liquidi biologici di agenti psicoattivi o di loro metaboliti. In questi casi il quadro evolve in una forma indistinguibile da una psicosi classica, nonostante il paziente si mantenga astinente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.