La vittima di un illecito ha tenuto codotte provocatorie e l'illecito che ha subito ne costituisce la "reazione": la sua provocazione può essere considerata come condotta che ha contribuito a causare il danno che tale soggetto ha sofferto? Insomma: la provocazione costituisce concorso del fatto colposo del danneggiato? Con decisione innovativa la Corte di cassazione risponde positivamente. L'aspetto centrale del dibattito riguarda la sussistenza o meno del nesso causale tra provocazione e reazione: in materia di legami tra comportamenti umani, la causalità non può essere intesa in senso esclusivamente naturalistico, ma il nesso tra causa ed effetto deve essere apprezzato anche in chiave assiologica.
Provocazione e reazione nel giudizio di responsabilità
Caredda, Valeria
2020-01-01
Abstract
La vittima di un illecito ha tenuto codotte provocatorie e l'illecito che ha subito ne costituisce la "reazione": la sua provocazione può essere considerata come condotta che ha contribuito a causare il danno che tale soggetto ha sofferto? Insomma: la provocazione costituisce concorso del fatto colposo del danneggiato? Con decisione innovativa la Corte di cassazione risponde positivamente. L'aspetto centrale del dibattito riguarda la sussistenza o meno del nesso causale tra provocazione e reazione: in materia di legami tra comportamenti umani, la causalità non può essere intesa in senso esclusivamente naturalistico, ma il nesso tra causa ed effetto deve essere apprezzato anche in chiave assiologica.File | Dimensione | Formato | |
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