Valutazione d'impatto (V.I.A.) e poliedricità della dimensione giuridica dell'ambiente

Logica vorrebbe che uno studio giuridico (id est, sul versante funzionale) dedicato alla V.I.A. non possa prescindere da una previa considerazione riservata, dai formanti del diritto, all'ambiente. Eppure tale impostazione risulta tendenzialmente disattesa. Il presente scritto, perciò, si colloca in controtendenza e, avvalendosi di un contributo di metodo, tenta di offrire ulteriori potenzialità alle "specifiche" dell'istituto: in particolare, facendo leva su di una concezione epistemologicamente evoluta di discrezionalità (ambito nel quale rientra senz'altro l'istituto in esame) e così aprendo a beneficio di più consone e penetranti prospettive per un sindacato giudiziale (emancipatosi da precomprensioni legate a certa tradizione ideologica, ma sprovviste di alcun fondamento "positivo").