The essay proposes a reading of Glas, Jacques Derrida’s 1974 enigmatic text, from a phenomenological perspective; it still awaits to be adequately appreciated by scholars. Derrida’s approach to Hegel is in fact “blended”, since his essays of the 1960s, by direct and indirect reference to those Hegelian interpretations that characterized the French philosophical panorama in the 20th century, and were deeply influenced by phenomenology’s tradition. Jean-Paul Sartre and Georges Bataille are the privileged interlocutors when the question is, in particular, to face the aporia represented by flowers, which cannot be assimilated by dialectics, neither be reduced to pure and simple rhetorical effects, that are phenomenologically impregnable.

Il saggio propone di leggere secondo una prospettiva fenomenologica Glas di Jacques Derrida, opera enigmatica del 1974 che ancora attende di essere valorizzata adeguatamente dagli studiosi. L’approccio di Derrida a Hegel è attraversato infatti, fin dai saggi degli anni ’60, dal riferimento diretto e indiretto a quelle interpretazioni hegeliane che hanno caratterizzato il panorama filosofico francese del ’900, profondamente influenzato dalla tradizione della fenomenologia del tempo. Jean-Paul Sartre e Georges Bataille risultano gli interlocutori privilegiati allorché si tratta, in particolare, di affrontare l’aporia rappresentata dai fiori, inassimilabili dalla dialettica, non riducibili a puri e semplici effetti retorici, fenomenologicamente imprendibili.

Déconstruire Hegel, un geste phénoménologique? Sur Glas de Jacques Derrida

Gabriella Baptist
2020-01-01

Abstract

The essay proposes a reading of Glas, Jacques Derrida’s 1974 enigmatic text, from a phenomenological perspective; it still awaits to be adequately appreciated by scholars. Derrida’s approach to Hegel is in fact “blended”, since his essays of the 1960s, by direct and indirect reference to those Hegelian interpretations that characterized the French philosophical panorama in the 20th century, and were deeply influenced by phenomenology’s tradition. Jean-Paul Sartre and Georges Bataille are the privileged interlocutors when the question is, in particular, to face the aporia represented by flowers, which cannot be assimilated by dialectics, neither be reduced to pure and simple rhetorical effects, that are phenomenologically impregnable.
2020
Il saggio propone di leggere secondo una prospettiva fenomenologica Glas di Jacques Derrida, opera enigmatica del 1974 che ancora attende di essere valorizzata adeguatamente dagli studiosi. L’approccio di Derrida a Hegel è attraversato infatti, fin dai saggi degli anni ’60, dal riferimento diretto e indiretto a quelle interpretazioni hegeliane che hanno caratterizzato il panorama filosofico francese del ’900, profondamente influenzato dalla tradizione della fenomenologia del tempo. Jean-Paul Sartre e Georges Bataille risultano gli interlocutori privilegiati allorché si tratta, in particolare, di affrontare l’aporia rappresentata dai fiori, inassimilabili dalla dialettica, non riducibili a puri e semplici effetti retorici, fenomenologicamente imprendibili.
deconstruction; Derrida; Glas; Hegel; phenomenology
decostruzione; Derrida; Glas; Hegel; fenomenologia
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Descrizione: Saggio pubblicato sulla rivista "B@belonline. Rivista online di Filosofia"
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