This essay offers some reflections on the Greek transcription of the divine tetragrammaton and its vicissitudes. Born from the misunderstanding of the Hebrew letters, it ended up assuming its own identity and, through the Syriac version of the Bible, it returned to the Semitic languages from which it began. It therefore reappeared in rabbinic Hebrew, maintaining its connection with the divine name and perhaps interacting with a Greek interjective phrase, already documented in the archaic epic, but recognized in Hellenistic age as an invocation to the divinity.

Questo saggio offre alcune riflessioni sulla trascrizione greca del tetragramma divino e le sue vicissitudini. Nato dall'incomprensione delle lettere ebraiche, finì per assumere una propria identità e, attraverso la versione siriaca della Bibbia, ritornò alle lingue semitiche da cui ebbe origine. Riapparve quindi nell'ebraico rabbinico, mantenendo il suo legame con il nome divino e forse interagendo con una espressione interiettiva greca, già documentata nell'epica arcaica, ma riconosciuta in età ellenistica come invocazione alla divinità.

"Quod quidam... πιπι legere consueverunt" (Hier. epist. 25,2). Qualche considerazione sulla trascrizione greca del Tetragramma

Antonio Piras
2020-01-01

Abstract

This essay offers some reflections on the Greek transcription of the divine tetragrammaton and its vicissitudes. Born from the misunderstanding of the Hebrew letters, it ended up assuming its own identity and, through the Syriac version of the Bible, it returned to the Semitic languages from which it began. It therefore reappeared in rabbinic Hebrew, maintaining its connection with the divine name and perhaps interacting with a Greek interjective phrase, already documented in the archaic epic, but recognized in Hellenistic age as an invocation to the divinity.
2020
Questo saggio offre alcune riflessioni sulla trascrizione greca del tetragramma divino e le sue vicissitudini. Nato dall'incomprensione delle lettere ebraiche, finì per assumere una propria identità e, attraverso la versione siriaca della Bibbia, ritornò alle lingue semitiche da cui ebbe origine. Riapparve quindi nell'ebraico rabbinico, mantenendo il suo legame con il nome divino e forse interagendo con una espressione interiettiva greca, già documentata nell'epica arcaica, ma riconosciuta in età ellenistica come invocazione alla divinità.
Tetragrammaton; Bible versions; Classical philology; Judaism
Tetragramma; Versioni bibliche; Filologia classica; Giudaismo
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