Antonio Gramsci argued that, within developed societies, the political centralisation and the power asymmetries emerge as a result of hegemonic dynamics, which are much more relevant in modern contexts than they were in traditional Westphalian systems of government. According to Gramsci, Hegel was the first to pay specific attention to the role of intellectuals in political affairs. The main distinctive trait that the bourgeoisie had showed during its revolutionary phase, Gramsci argued, was its capacity to include other social classes, directing them through the State and exercising political and social hegemony. While in feudal systems of government the aristocracy, organised as a ’closed caste’, never attempted at involving the other social classes, the modern bourgeoisie has proved to be more dynamic and flexible, aiming at assimilating the rest of society within its own economic and cultural project. In so doing, it has profoundly changed the function of the State, which has progressively become an ’educator’, especially thanks to the pedagogical function performed by law in contemporary societies.

Secondo Antonio Gramsci, la centralizzazione politica e i rapporti di forza di una società moderna e sviluppata si determinano più sul piano egemonico (apparati privati della società civile) di quanto non avvenga nella dimensione tradizionale del dominio diretto dello Stato (diritto, esercito, magistratura). L’attenzione per la funzione degli intellettuali nella scienza politica si deve per Gramsci principalmente a Hegel. Con il filosofo tedesco si ha il vero passaggio dallo Stato patrimoniale, lo Stato per caste chiuse dell’ancien régime, allo “Stato etico”. Ciò che distingueva maggiormente la borghesia nella sua fase rivoluzionaria era per Gramsci la sua capacità di includere altre classi sociali e dirigerle attraverso lo Stato, di esercitare l’egemonia politica e sociale. Mentre nel feudalesimo l’aristocrazia, organizzata come “casta chiusa”, non si poneva il problema di inglobare le altre classi, la borghesia si rivela ben più dinamica e mobile puntando all’assimilazione del resto della società al suo livello economico e culturale. Questo muta profondamente la funzione dello Stato rendendolo “educatore”, anche attraverso la funzione egemonica del diritto nella società.

Stato etico, egemonia e opinione pubblica. Le nuove categorie della politica secondo Antonio Gramsci

Fresu, Giovanni
2020-01-01

Abstract

Antonio Gramsci argued that, within developed societies, the political centralisation and the power asymmetries emerge as a result of hegemonic dynamics, which are much more relevant in modern contexts than they were in traditional Westphalian systems of government. According to Gramsci, Hegel was the first to pay specific attention to the role of intellectuals in political affairs. The main distinctive trait that the bourgeoisie had showed during its revolutionary phase, Gramsci argued, was its capacity to include other social classes, directing them through the State and exercising political and social hegemony. While in feudal systems of government the aristocracy, organised as a ’closed caste’, never attempted at involving the other social classes, the modern bourgeoisie has proved to be more dynamic and flexible, aiming at assimilating the rest of society within its own economic and cultural project. In so doing, it has profoundly changed the function of the State, which has progressively become an ’educator’, especially thanks to the pedagogical function performed by law in contemporary societies.
2020
Secondo Antonio Gramsci, la centralizzazione politica e i rapporti di forza di una società moderna e sviluppata si determinano più sul piano egemonico (apparati privati della società civile) di quanto non avvenga nella dimensione tradizionale del dominio diretto dello Stato (diritto, esercito, magistratura). L’attenzione per la funzione degli intellettuali nella scienza politica si deve per Gramsci principalmente a Hegel. Con il filosofo tedesco si ha il vero passaggio dallo Stato patrimoniale, lo Stato per caste chiuse dell’ancien régime, allo “Stato etico”. Ciò che distingueva maggiormente la borghesia nella sua fase rivoluzionaria era per Gramsci la sua capacità di includere altre classi sociali e dirigerle attraverso lo Stato, di esercitare l’egemonia politica e sociale. Mentre nel feudalesimo l’aristocrazia, organizzata come “casta chiusa”, non si poneva il problema di inglobare le altre classi, la borghesia si rivela ben più dinamica e mobile puntando all’assimilazione del resto della società al suo livello economico e culturale. Questo muta profondamente la funzione dello Stato rendendolo “educatore”, anche attraverso la funzione egemonica del diritto nella società.
Gramsci; Ethical State; Hegemony; Public Opinion
Stato etico; Opinione pubblica; Egemonia
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