L’articolo propone l’utilizzo di un modello matematico per la previsione delle caratteristiche in cottura e post-cottura dei materiali ceramici basato sulla regressione lineare multipla fra vari parametri misurati sperimentalmente. L’obiettivo del lavoro è quello di dimostrare come attraverso l’utilizzo del modello proposto sia possibile studiare, stabilite le proprietà tecnologiche che si intende raggiungere, la composizione ottimale della miscela. Lo studio prende lo spunto dalla realtà sarda, regione ricca di materie prime per l’industria della ceramica ma priva di un prodotto naturale in grado di assicurare tal quale le proprietà tecnologiche richieste. Lo studio è stato sviluppato in due fasi: la prima di caratterizzazione delle argille sarde e di confronto fra queste e quelle comunemente usate in ambito nazionale nelle preparazioni ceramiche. La seconda parte riguarda l’elaborazione del modello statistico. Le proprietà che si dimostrano indispensabili ai fini dell’applicazione del modello sono risultate: la granulometria, la composizione chimica, i limiti di Atterberg, la perdita al fuoco (LoI), l’assorbimento d’acqua (WA), il ritiro in cottura (LFS) e la dilatabilità (DIL) in cottura. Nell’articolo si illustrano la procedura statistica seguita per la definizione del modello matematico ed i risultati delle verifiche eseguite su 15 tipologie di materiali, alcuni naturali altri miscele tra questi.

Fanghi di segagione della trachite per la produzione di laterizi

MANCA, PIER PAOLO;
2011-01-01

Abstract

L’articolo propone l’utilizzo di un modello matematico per la previsione delle caratteristiche in cottura e post-cottura dei materiali ceramici basato sulla regressione lineare multipla fra vari parametri misurati sperimentalmente. L’obiettivo del lavoro è quello di dimostrare come attraverso l’utilizzo del modello proposto sia possibile studiare, stabilite le proprietà tecnologiche che si intende raggiungere, la composizione ottimale della miscela. Lo studio prende lo spunto dalla realtà sarda, regione ricca di materie prime per l’industria della ceramica ma priva di un prodotto naturale in grado di assicurare tal quale le proprietà tecnologiche richieste. Lo studio è stato sviluppato in due fasi: la prima di caratterizzazione delle argille sarde e di confronto fra queste e quelle comunemente usate in ambito nazionale nelle preparazioni ceramiche. La seconda parte riguarda l’elaborazione del modello statistico. Le proprietà che si dimostrano indispensabili ai fini dell’applicazione del modello sono risultate: la granulometria, la composizione chimica, i limiti di Atterberg, la perdita al fuoco (LoI), l’assorbimento d’acqua (WA), il ritiro in cottura (LFS) e la dilatabilità (DIL) in cottura. Nell’articolo si illustrano la procedura statistica seguita per la definizione del modello matematico ed i risultati delle verifiche eseguite su 15 tipologie di materiali, alcuni naturali altri miscele tra questi.
2011
fanghi segagione; residual sludges
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