Se la società è in rete, ci saranno e come saranno una formazione e una università delle reti? L’impressionante sviluppo delle forme di apprendimento on line a livello internazionale è solo uno degli aspetti emergenti del cambiamento, sullo sfondo di un ‘salto’ epistemologico – causato dalla esplosiva disponibilità di informazioni e di teorie che Internet rende accessibile ma anche dalla conformazione reticolare del principale ambiente di comunicazione – mentre i processi di apprendimento che si sviluppano in rete trovano il loro fulcro nella discussione, nella condivisione, nella collaborazione. Le università sono già oggi chiamate a ibridarsi tra luoghi e infrastruttura digitale, e ad affrontare le sfide della virtualizzazione e della collaborazione, dell’e-learning e della didattica basata sul costruttivismo, e inoltre di cambiamenti sostanziali delle missioni relative al lavoro e all’innovazione. Abbandonando retoriche invecchiate e azioni di riforma amministrativa che hanno effetti residuali, una visione strategica della transizione va impostata intorno al ri/orientamento complessivo dell’istituzione: la formazione basata sulla costruzione collaborativa di innovazione, l’integrazione in rete di energie esterne ed energie interne di ricercatori e studenti, la produzione di sistemi di gestione delle conoscenze aperti, e anche un cambiamento dei modelli organizzativi ne costituiscono aspetti essenziali.
L'università delle reti
ILARDI, EMILIANO
2011-01-01
Abstract
Se la società è in rete, ci saranno e come saranno una formazione e una università delle reti? L’impressionante sviluppo delle forme di apprendimento on line a livello internazionale è solo uno degli aspetti emergenti del cambiamento, sullo sfondo di un ‘salto’ epistemologico – causato dalla esplosiva disponibilità di informazioni e di teorie che Internet rende accessibile ma anche dalla conformazione reticolare del principale ambiente di comunicazione – mentre i processi di apprendimento che si sviluppano in rete trovano il loro fulcro nella discussione, nella condivisione, nella collaborazione. Le università sono già oggi chiamate a ibridarsi tra luoghi e infrastruttura digitale, e ad affrontare le sfide della virtualizzazione e della collaborazione, dell’e-learning e della didattica basata sul costruttivismo, e inoltre di cambiamenti sostanziali delle missioni relative al lavoro e all’innovazione. Abbandonando retoriche invecchiate e azioni di riforma amministrativa che hanno effetti residuali, una visione strategica della transizione va impostata intorno al ri/orientamento complessivo dell’istituzione: la formazione basata sulla costruzione collaborativa di innovazione, l’integrazione in rete di energie esterne ed energie interne di ricercatori e studenti, la produzione di sistemi di gestione delle conoscenze aperti, e anche un cambiamento dei modelli organizzativi ne costituiscono aspetti essenziali.File | Dimensione | Formato | |
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