Il tema della vulnerabilità fisica, già trattato da Silvana Grasso in Solo se c’è la Luna (2016), ritorna nel successivo La domenica vestivi di rosso (2018) in cui la scrittrice propone ulteriori chiavi di lettura sulle modalità narrative del tema della vulnerabilità di una donna, questa volta applicato alla storia dell’aspirante scrittrice siciliana Nerina. Il diritto inoppugnabile della creazione emenda la realtà prevista dall’ordine simbolico circoscritto all’immaginario paese siciliano di Vulcanello fra gli anni Cinquanta e la data epocale del Sessantotto. Il rifiuto di un opprimente destino che reca con sé fin dalla nascita le stigmate dell’appartenenza di genere giustifica così l’attenzione data al momento del parto nel racconto della protagonista. Mediante la scrittura romanzesca si afferma come la finzionalità letteraria formi l’orizzonte a cui aspirare quando la realtà non ci appaga e l’apparenza è quella spinta che ci spinge a superarla. L’appropriazione grassiana del romanzo d’artista come subgenre evidenzia ulteriormente il sovvertimento del dato reale da parte di Nerina a favore di uno sconfinamento nell’immaginario. Un impianto simile conduce a riflettere sul potere della finzione come schermo e riparo da una realtà resa inospitale che richiama il paradigma stesso della finzionalità come infinita possibilità di reinventarsi.

La domenica vestivi di rosso di Silvana Grasso: un esempio di Künstlerroman

Stefania Lucamante
Primo
2020-01-01

Abstract

Il tema della vulnerabilità fisica, già trattato da Silvana Grasso in Solo se c’è la Luna (2016), ritorna nel successivo La domenica vestivi di rosso (2018) in cui la scrittrice propone ulteriori chiavi di lettura sulle modalità narrative del tema della vulnerabilità di una donna, questa volta applicato alla storia dell’aspirante scrittrice siciliana Nerina. Il diritto inoppugnabile della creazione emenda la realtà prevista dall’ordine simbolico circoscritto all’immaginario paese siciliano di Vulcanello fra gli anni Cinquanta e la data epocale del Sessantotto. Il rifiuto di un opprimente destino che reca con sé fin dalla nascita le stigmate dell’appartenenza di genere giustifica così l’attenzione data al momento del parto nel racconto della protagonista. Mediante la scrittura romanzesca si afferma come la finzionalità letteraria formi l’orizzonte a cui aspirare quando la realtà non ci appaga e l’apparenza è quella spinta che ci spinge a superarla. L’appropriazione grassiana del romanzo d’artista come subgenre evidenzia ulteriormente il sovvertimento del dato reale da parte di Nerina a favore di uno sconfinamento nell’immaginario. Un impianto simile conduce a riflettere sul potere della finzione come schermo e riparo da una realtà resa inospitale che richiama il paradigma stesso della finzionalità come infinita possibilità di reinventarsi.
2020
Silvana Grasso; Spazio domestico; Künstlerroman; Nascita; Immaginario; Vulnerabilità
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Italica 97.4 Winter Lucamante + covers.pdf

Solo gestori archivio

Descrizione: Articolo
Tipologia: versione editoriale (VoR)
Dimensione 1.77 MB
Formato Adobe PDF
1.77 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/316851
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact