Marina Polacco sostiene che il romanzo di famiglia si trova «sempre in bilico fra la linearità dell’ineluttabile percorso evenemenziale e narrativo (la storia ha un inizio e una fine) e la circolarità dell’eterno presente -tutti gli avvenimenti sono già avvenuti e non fanno altro che ripetersi» . Pare quasi di ascoltare il padre del piccolo Michele che lo avverte della propria conoscenza della vita di cui ha esperito varie cose e tutte quelle che esperirà il figlio. In realtà, il conflitto generazionale parte proprio da quel vizio di forma, da quel pensare della generazione precedente di ‘saperne di più o comunque lo stesso’ della propria prole. Il senso di ineluttabilità che Mari senior per esempio utilizza come arma nei confronti del Mari junior (“tutto quello che hai fatto ‘ho gia fatto anch’io ecc.) dev’essere in varie situazioni smantellato perché legata a una logica eterosessuale procreativa e ormai desueta nel contesto famigliare occidentale.

"Un'orrenda vita da vivere": La leggenda privata di Michele Mari fra autofiction e SF

lucamante Stefania
2021-01-01

Abstract

Marina Polacco sostiene che il romanzo di famiglia si trova «sempre in bilico fra la linearità dell’ineluttabile percorso evenemenziale e narrativo (la storia ha un inizio e una fine) e la circolarità dell’eterno presente -tutti gli avvenimenti sono già avvenuti e non fanno altro che ripetersi» . Pare quasi di ascoltare il padre del piccolo Michele che lo avverte della propria conoscenza della vita di cui ha esperito varie cose e tutte quelle che esperirà il figlio. In realtà, il conflitto generazionale parte proprio da quel vizio di forma, da quel pensare della generazione precedente di ‘saperne di più o comunque lo stesso’ della propria prole. Il senso di ineluttabilità che Mari senior per esempio utilizza come arma nei confronti del Mari junior (“tutto quello che hai fatto ‘ho gia fatto anch’io ecc.) dev’essere in varie situazioni smantellato perché legata a una logica eterosessuale procreativa e ormai desueta nel contesto famigliare occidentale.
2021
L’analyse de l’écriture du life writing qui s’insinue dans l’écriture aliénante et aliénée de Michele Mari enregistre la vigueur de l’érudition accumulée et exploitée pour construire un monde à part. Entre réalisme et mythopoïèse, des anecdotes singulières sont remémorées comme des “pezzi di vita istoriata e romanzata”. Dans l’écriture de Michele Mari, la fictionnalisation de la “orrenda vita da vivere” se déplace sous la bannière de la défamiliarisation entre estrangement et naturalisation de concepts proches ou abstraits. L’auteur collabore à l’histoire en s’inventant et en se retrouvant dans une recherche du soi qui conduit à l’invention de son propre personnage de science-fiction. La littérature comprise dans son intégralité high et low, SF et bande dessinée, intervient dans le souvenir angoissant de son enfance.
Michele Mari; vampirismo letterario; mostri; ultracorpi
Michele Mari; life writing; autofiction
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