A novella inspired by a true story, Xavier de Maistre’s Le lépreux de la cité d’Aoste (1811) had a considerable influence throughout the 19th century, from Romanticism to Aestheticism. In their tales, Flaubert, Villiers, and Schwob deal with the biblical motif of leprosy, which affects excluded and isolated characters in closed spaces, be they social outcasts or fallen aristocrats. Their towers, castles, or huts are modern versions of the old leprosaria. I propose here a socio-cultural reading of this corpus, within the framework of the counter-revolutionary and anti-modern currents of 19th century France. The seclusion of the contagious patient and the difficulties of intersubjective communication refer to the impossibility for anti-bourgeois authors of finding their place in a new cultural and economic system.

Il racconto di Xavier de Maistre Le lépreux de la cité d’Aoste (1811), ispirato a una storia vera, ebbe una notevole risonanza nel corso dell'Ottocento, dal romanticismo al decadentismo. Nei loro racconti, Flaubert, Villiers e Schwob riprendono infatti il motivo biblico della lebbra, che colpisce personaggi esclusi e isolati in spazi chiusi, si tratti di emarginati della società o di aristocratici decaduti. Le loro torri, i loro castelli o le loro capanne sono versioni moderne degli antichi lebbrosari. L'articolo propone una lettura socioculturale di questo corpus, nel quadro delle correnti controrivoluzionarie e antimoderne dell'Ottocento francese. La reclusione del malato contagioso e le difficoltà della comunicazione intersoggettiva rimandano all'impossibilità, per gli autori antiborghesi, di trovare il proprio posto in un sistema culturale ed economico nuovo.

Réclusion et intersubjectivité dans les léproseries du XIXe siècle = Seclusion and Intersubjectivity in 19th Century Leper Colonies

Fabio Vasarri
2021-01-01

Abstract

A novella inspired by a true story, Xavier de Maistre’s Le lépreux de la cité d’Aoste (1811) had a considerable influence throughout the 19th century, from Romanticism to Aestheticism. In their tales, Flaubert, Villiers, and Schwob deal with the biblical motif of leprosy, which affects excluded and isolated characters in closed spaces, be they social outcasts or fallen aristocrats. Their towers, castles, or huts are modern versions of the old leprosaria. I propose here a socio-cultural reading of this corpus, within the framework of the counter-revolutionary and anti-modern currents of 19th century France. The seclusion of the contagious patient and the difficulties of intersubjective communication refer to the impossibility for anti-bourgeois authors of finding their place in a new cultural and economic system.
2021
Il racconto di Xavier de Maistre Le lépreux de la cité d’Aoste (1811), ispirato a una storia vera, ebbe una notevole risonanza nel corso dell'Ottocento, dal romanticismo al decadentismo. Nei loro racconti, Flaubert, Villiers e Schwob riprendono infatti il motivo biblico della lebbra, che colpisce personaggi esclusi e isolati in spazi chiusi, si tratti di emarginati della società o di aristocratici decaduti. Le loro torri, i loro castelli o le loro capanne sono versioni moderne degli antichi lebbrosari. L'articolo propone una lettura socioculturale di questo corpus, nel quadro delle correnti controrivoluzionarie e antimoderne dell'Ottocento francese. La reclusione del malato contagioso e le difficoltà della comunicazione intersoggettiva rimandano all'impossibilità, per gli autori antiborghesi, di trovare il proprio posto in un sistema culturale ed economico nuovo.
Leprosy; Seclusion; Intersubjectivity; Xavier de Maistre; Gustave Flaubert; Auguste Villiers de l’Isle-Adam; Marcel Schwob
Lebbra; Reclusione; Intersoggettività; Xavier de Maistre; Gustave Flaubert; Auguste Villiers de l’Isle-Adam; Marcel Schwob
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
FVasarri_Réclusion.pdf

accesso aperto

Tipologia: versione editoriale (VoR)
Dimensione 352.97 kB
Formato Adobe PDF
352.97 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/323631
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact