La pronuncia in epigrafe trae origine dalla domanda proposta da una passeggera, che agì in giudizio per ottenere il risarcimento del danno provo- cato dall’asportazione di un astuccio contenente preziosi da un bagaglio consegnato all’aeroporto di Palermo. La compagnia aerea fu inizialmente citata a comparire davanti al Tribunale di Roma, che tuttavia si dichiarò incompetente. L’azione venne dunque riproposta innanzi a quello di Civitavecchia che rigettò la domanda, ritenen- do mancata la prova del fatto costitutivo della responsabilità. I testi di parte attrice, precisa la sentenza, furono infatti escussi sulla natura e provenienza dei preziosi, non sulla loro effettiva presenza all’interno della valigia.
Una pronuncia sbagliata, ma per fortuna innocua
LUCA ANCIS
2021-01-01
Abstract
La pronuncia in epigrafe trae origine dalla domanda proposta da una passeggera, che agì in giudizio per ottenere il risarcimento del danno provo- cato dall’asportazione di un astuccio contenente preziosi da un bagaglio consegnato all’aeroporto di Palermo. La compagnia aerea fu inizialmente citata a comparire davanti al Tribunale di Roma, che tuttavia si dichiarò incompetente. L’azione venne dunque riproposta innanzi a quello di Civitavecchia che rigettò la domanda, ritenen- do mancata la prova del fatto costitutivo della responsabilità. I testi di parte attrice, precisa la sentenza, furono infatti escussi sulla natura e provenienza dei preziosi, non sulla loro effettiva presenza all’interno della valigia.File | Dimensione | Formato | |
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