The essay analyzes the opera Giordano Bruno by Francesco Filidei, one of the most representative musical theater works in beginning of 21st century. The musical dramaturgy is based on closed and ritualized forms, 12 scenes built on the 12 notes of the chromatic scale, along two vectors, one in upward, one in downward motion. This formal device of diverging scales is also reflected in the structure of the different scenes, which are analyzed individually, and in the construction of all music materials. Although deriving from basic elements, such as scales, these materials appear very various and evocative, even with stylistic references and quotations, especially in the vocal writing switching from aphasic and fragmented singing to arioso, from plainchant to explicit references to the Italian opera. Along with the music analysis, the close link between sound, performative elements and symbolic meanings is highlighted. The whole opera is based on the intersection between a rising horizon and another that descends, like Giordano Bruno's two existential paths: six "philosophical" scenes, which rise towards an infinite world, and six "biographical" scenes instead describe a descent towards the abyss, culminating in the scene of the Stake (n.11), a tragic epilogue corresponding to an emblematic passage from sound to noise, and symbolizing the fusion between body and wood, between animate and inanimate matter, the two "primary" elements by which the composer got inspired.

Il saggio analizza l'opera Giordano Bruno di Francesco Filidei, tra i lavori di teatro musicale più rappresentativi dell'inizio del XXI secolo. La drammaturgia musicale è fatta di forme chiuse e ritualizzate, con 12 scene che si basano sulle 12 note della scala cromatica, disposte su vettori, uno ascendente e uno discendente. Questo dispositivo formale di scale divergenti si riflette anche nella struttura delle varie scene, che vengono analizzate singolarmente, e nella costruzione di tutti i materiali musicali. Pur derivando da elementi basici, come le scale, questi materiali appaiono molto differenziati e connotati, anche con citazioni e calchi stilistici, soprattutto nella scrittura vocale che va dal canto afasico e frammentato all'arioso, dal canto gregoriano a espliciti rimandi all'opera italiana. Parallelamente all'analisi dei procedimenti musicali viene messo in risalto lo stretto legame tra suono, elementi performativi, e significati simbolici. Tutta l'opera è infatti giocata sull'incrocio tra un orizzonte che sale e un altro che scende, come i due percorsi esistenziali di Giordano Bruno: sei scene "filosofiche", che salgono verso un mondo infinito, e sei scene "biografiche" che descrivono invece una discesa verso l'abisso, culminante nella scena del rogo (n.11), epilogo tragico che corrisponde a un emblematico passaggio dal suono al rumore, e che simboleggia la fusione tra corpo e legno, tra materia animata e inanimata, i due elementi "primari" dai quali ha tratto ispirazione il compositore.

Archetipi operistici e geometrie musicali nel Giordano Bruno di Francesco Filidei

Gianluigi Mattietti
2020-01-01

Abstract

The essay analyzes the opera Giordano Bruno by Francesco Filidei, one of the most representative musical theater works in beginning of 21st century. The musical dramaturgy is based on closed and ritualized forms, 12 scenes built on the 12 notes of the chromatic scale, along two vectors, one in upward, one in downward motion. This formal device of diverging scales is also reflected in the structure of the different scenes, which are analyzed individually, and in the construction of all music materials. Although deriving from basic elements, such as scales, these materials appear very various and evocative, even with stylistic references and quotations, especially in the vocal writing switching from aphasic and fragmented singing to arioso, from plainchant to explicit references to the Italian opera. Along with the music analysis, the close link between sound, performative elements and symbolic meanings is highlighted. The whole opera is based on the intersection between a rising horizon and another that descends, like Giordano Bruno's two existential paths: six "philosophical" scenes, which rise towards an infinite world, and six "biographical" scenes instead describe a descent towards the abyss, culminating in the scene of the Stake (n.11), a tragic epilogue corresponding to an emblematic passage from sound to noise, and symbolizing the fusion between body and wood, between animate and inanimate matter, the two "primary" elements by which the composer got inspired.
2020
Il saggio analizza l'opera Giordano Bruno di Francesco Filidei, tra i lavori di teatro musicale più rappresentativi dell'inizio del XXI secolo. La drammaturgia musicale è fatta di forme chiuse e ritualizzate, con 12 scene che si basano sulle 12 note della scala cromatica, disposte su vettori, uno ascendente e uno discendente. Questo dispositivo formale di scale divergenti si riflette anche nella struttura delle varie scene, che vengono analizzate singolarmente, e nella costruzione di tutti i materiali musicali. Pur derivando da elementi basici, come le scale, questi materiali appaiono molto differenziati e connotati, anche con citazioni e calchi stilistici, soprattutto nella scrittura vocale che va dal canto afasico e frammentato all'arioso, dal canto gregoriano a espliciti rimandi all'opera italiana. Parallelamente all'analisi dei procedimenti musicali viene messo in risalto lo stretto legame tra suono, elementi performativi, e significati simbolici. Tutta l'opera è infatti giocata sull'incrocio tra un orizzonte che sale e un altro che scende, come i due percorsi esistenziali di Giordano Bruno: sei scene "filosofiche", che salgono verso un mondo infinito, e sei scene "biografiche" che descrivono invece una discesa verso l'abisso, culminante nella scena del rogo (n.11), epilogo tragico che corrisponde a un emblematico passaggio dal suono al rumore, e che simboleggia la fusione tra corpo e legno, tra materia animata e inanimata, i due elementi "primari" dai quali ha tratto ispirazione il compositore.
Francesco Filidei; Giordano Bruno; Opera; Teatro musicale; Drammaturgia musicale; Analisi musicale; Simbologia musicale
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2020 Archetipi operistici e geometrie musicali nel Giordano bruno di F. Filidei (Rivista di Analisi e Teoria Musicale XXVI n.1, 2020, pp. 155-199.pdf

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