This article seeks to reconstruct the 1974-1977 transnational solidarity campaign in support of the Soviet filmmaker Sergei Parajanov, who was arrested in Kiev in late 1973 on charges of homosexual relations and sentenced to five years in prison. The mobilization for Parajanov’s release raises various research questions that one can summarize as follows: Why and how was that campaign able to mobilize Western players coming from different milieux and countries? The author argues that the “Parajanov affair” may allow us to understand the extent to which the topic of homosexuality in the USSR in the 1970s represented a strand of a broader transnational framework in which sexual identity, human rights, artistic expression and even Italian political issues intersected. The author investigates the role played by some Italian actors in this campaign and in the process leading to Parajanov’s release. More generally, the Parajanov affair embodies the struggle for the freedom of artistic creativity, political thinking and sexual identity, all elements of the broader activism of the period.

Questo articolo intende ricostruire la campagna di solidarietà transnazionale del 1974-1977 a sostegno del regista sovietico Sergei Parajanov, arrestato a Kiev alla fine del 1973 con l'accusa di relazioni omosessuali e condannato a cinque anni di carcere. La mobilitazione per il rilascio di Parajanov solleva diverse domande di ricerca che si possono riassumere come segue: perché e come quella campagna riuscì a mobilitare attori occidentali provenienti da ambienti e Paesi diversi? L'autore sostiene che il “caso Parajanov” permettei di capire in che misura il tema dell'omosessualità nell'URSS degli anni Settanta rappresentasse un filone di un più ampio quadro transnazionale in cui si intersecavano identità sessuale, diritti umani, espressione artistica e persino questioni politiche italiane. L'autore indaga il ruolo svolto da alcuni attori italiani in questa campagna e nel processo che portò alla liberazione di Parajanov. Più in generale, la vicenda di Parajanov incarna la lotta per la libertà della creatività artistica, del pensiero politico e dell'identità sessuale, tutti elementi del più ampio attivismo dell'epoca

New perspectives on the Parajanov affair: The role of Italian activism in the transnational campaign for his release

STEFANO PISU
2021-01-01

Abstract

This article seeks to reconstruct the 1974-1977 transnational solidarity campaign in support of the Soviet filmmaker Sergei Parajanov, who was arrested in Kiev in late 1973 on charges of homosexual relations and sentenced to five years in prison. The mobilization for Parajanov’s release raises various research questions that one can summarize as follows: Why and how was that campaign able to mobilize Western players coming from different milieux and countries? The author argues that the “Parajanov affair” may allow us to understand the extent to which the topic of homosexuality in the USSR in the 1970s represented a strand of a broader transnational framework in which sexual identity, human rights, artistic expression and even Italian political issues intersected. The author investigates the role played by some Italian actors in this campaign and in the process leading to Parajanov’s release. More generally, the Parajanov affair embodies the struggle for the freedom of artistic creativity, political thinking and sexual identity, all elements of the broader activism of the period.
2021
Questo articolo intende ricostruire la campagna di solidarietà transnazionale del 1974-1977 a sostegno del regista sovietico Sergei Parajanov, arrestato a Kiev alla fine del 1973 con l'accusa di relazioni omosessuali e condannato a cinque anni di carcere. La mobilitazione per il rilascio di Parajanov solleva diverse domande di ricerca che si possono riassumere come segue: perché e come quella campagna riuscì a mobilitare attori occidentali provenienti da ambienti e Paesi diversi? L'autore sostiene che il “caso Parajanov” permettei di capire in che misura il tema dell'omosessualità nell'URSS degli anni Settanta rappresentasse un filone di un più ampio quadro transnazionale in cui si intersecavano identità sessuale, diritti umani, espressione artistica e persino questioni politiche italiane. L'autore indaga il ruolo svolto da alcuni attori italiani in questa campagna e nel processo che portò alla liberazione di Parajanov. Più in generale, la vicenda di Parajanov incarna la lotta per la libertà della creatività artistica, del pensiero politico e dell'identità sessuale, tutti elementi del più ampio attivismo dell'epoca
Italy; USSR; gender history; cultural relations; cinema
Italia; URSS; storia di genere; relazioni culturali; cinema
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