Il legame tra le caratteristiche morfo-tipologiche dei contesti urbani e gli impatti di salute pubblica aprono nuovi scenari che si intrecciano tra la salute urbana (Urban Health) e la Città dello Sport (Sport City). A ciò occorre anche associare come il 54% della popolazione mondiale vive in aree urbane, con una previsione del 70% entro il 2050. Ne consegue quindi come anche in virtù della recente crisi sanitaria come pianificare congiuntamente ambienti costruiti e spazi verdi: servizi ecosistemici, parchi urbani, camminabilità e piste ciclabili assume carattere strategico per contesti e comunità. Tra i fattori di rischio correlati all’urbanizzazione rientrano, infatti, le seguenti macrocategorie, isole urbane di calore e inquinamento atmosferico, apparentemente disgiunti, ma in realtà tra loro correlati e determinanti in termini di rischio combinato. In questo senso, la comunità scientifica e la pratica progettuale identificano strategie di pianificazione e progettazione urbana salute-sport, che trovano massima coerenza nella progettazione per tutti (Design for all ). In un quadro di mix sociale e funzionale sempre più spesso derivato dalla rigenerazione urbana e ambientale, sebbene l'industria dello sport sia criticata, perché spesso incompatibile con i principi di sostenibilità, mega event in particolare (Gastaldi & Camerin, 2018; Camerin & Longato 2021), al contrario, gli interventi rivolti allo sport di comunità aperto e per tutte le età e condizioni, contribuiscono a esaltare il ruolo strategico dello spazio pubblico all’esterno (outdoor) come bene comune declinabile anche sulla salute individuale e collettive.

Città e sport. Spazi senza frontiere

Ginevra Balletto
;
Giuseppe Borruso
2022-01-01

Abstract

Il legame tra le caratteristiche morfo-tipologiche dei contesti urbani e gli impatti di salute pubblica aprono nuovi scenari che si intrecciano tra la salute urbana (Urban Health) e la Città dello Sport (Sport City). A ciò occorre anche associare come il 54% della popolazione mondiale vive in aree urbane, con una previsione del 70% entro il 2050. Ne consegue quindi come anche in virtù della recente crisi sanitaria come pianificare congiuntamente ambienti costruiti e spazi verdi: servizi ecosistemici, parchi urbani, camminabilità e piste ciclabili assume carattere strategico per contesti e comunità. Tra i fattori di rischio correlati all’urbanizzazione rientrano, infatti, le seguenti macrocategorie, isole urbane di calore e inquinamento atmosferico, apparentemente disgiunti, ma in realtà tra loro correlati e determinanti in termini di rischio combinato. In questo senso, la comunità scientifica e la pratica progettuale identificano strategie di pianificazione e progettazione urbana salute-sport, che trovano massima coerenza nella progettazione per tutti (Design for all ). In un quadro di mix sociale e funzionale sempre più spesso derivato dalla rigenerazione urbana e ambientale, sebbene l'industria dello sport sia criticata, perché spesso incompatibile con i principi di sostenibilità, mega event in particolare (Gastaldi & Camerin, 2018; Camerin & Longato 2021), al contrario, gli interventi rivolti allo sport di comunità aperto e per tutte le età e condizioni, contribuiscono a esaltare il ruolo strategico dello spazio pubblico all’esterno (outdoor) come bene comune declinabile anche sulla salute individuale e collettive.
2022
città dello sport; città di prossimità; città della salute
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