La materia delle successioni è particolarmente sensibile al mutare delle condizioni politiche ed economiche, della struttura familiare, delle convinzioni religiose e, in senso lato, ideali. In essa si ripropone il conflitto tra libertà individuale ed esigenze della collettività. Occorre ricordare, innanzitutto, le influenze esercitate sul fenomeno successorio dalla trasformazione del modo di produzione. Il passaggio da un tipo di economia contadina, la cui produzione era essenzialmente condizionata dal consumo, ad un sistema economico di tipo capitalistico, dominato dalla logica interna dello sviluppo, ha condotto a generalizzare i rapporti di scambio, e quindi a sostituire, ad un sistema di circolazione dei beni sostanzialmente autarchico e chiuso, un sistema di libera circolazione delle merci . Ancòra, alla crescente diffusione e mobilità della ricchezza ha fatto riscontro l’espansione dei consumi e dei costi, che riducono la possibilità e la propensione al risparmio da parte dei singoli. Per un altro verso, tuttavia, l'elevazione del reddito medio ha fatto sì che la titolarità di un patrimonio non sia più esclusiva delle classi privilegiate, largamente diffondendosi anche tra i ceti più modesti. La creazione di nuove forme e le concentrazioni di ricchezza, legate soprattutto all'attività commerciale, hanno determinato, per i patrimoni più cospicui, la loro appartenenza in minima quantità ad individui, e fanno invece capo ad enti, a società, ad associazioni . Di più, il processo di revisione inevitabile del concetto di successione va correlato – ulteriormente – ad altri eventi eventi : α) il mutamento del sistema delle fonti; ß) il fenomeno della depatrimonializzazione del diritto civile ; γ) le innovazioni tecnologiche, il cui utilizzo va coniugato con la tutela delle situazioni esistenziali.

Il (falso?) problema della contrattualizzazione del diritto successorio

Cicero C
2022-01-01

Abstract

La materia delle successioni è particolarmente sensibile al mutare delle condizioni politiche ed economiche, della struttura familiare, delle convinzioni religiose e, in senso lato, ideali. In essa si ripropone il conflitto tra libertà individuale ed esigenze della collettività. Occorre ricordare, innanzitutto, le influenze esercitate sul fenomeno successorio dalla trasformazione del modo di produzione. Il passaggio da un tipo di economia contadina, la cui produzione era essenzialmente condizionata dal consumo, ad un sistema economico di tipo capitalistico, dominato dalla logica interna dello sviluppo, ha condotto a generalizzare i rapporti di scambio, e quindi a sostituire, ad un sistema di circolazione dei beni sostanzialmente autarchico e chiuso, un sistema di libera circolazione delle merci . Ancòra, alla crescente diffusione e mobilità della ricchezza ha fatto riscontro l’espansione dei consumi e dei costi, che riducono la possibilità e la propensione al risparmio da parte dei singoli. Per un altro verso, tuttavia, l'elevazione del reddito medio ha fatto sì che la titolarità di un patrimonio non sia più esclusiva delle classi privilegiate, largamente diffondendosi anche tra i ceti più modesti. La creazione di nuove forme e le concentrazioni di ricchezza, legate soprattutto all'attività commerciale, hanno determinato, per i patrimoni più cospicui, la loro appartenenza in minima quantità ad individui, e fanno invece capo ad enti, a società, ad associazioni . Di più, il processo di revisione inevitabile del concetto di successione va correlato – ulteriormente – ad altri eventi eventi : α) il mutamento del sistema delle fonti; ß) il fenomeno della depatrimonializzazione del diritto civile ; γ) le innovazioni tecnologiche, il cui utilizzo va coniugato con la tutela delle situazioni esistenziali.
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