Questo studio analizza il capitolo « I salinari », del libro Le parrocchie di Regalpetra di Sciascia. È un testo interessante per tre ragioni: dipinge la condizione delle saline mostrando uno scorcio di paesaggio siciliano; pone la città di Regalpetra come esempio universale per indicare la condizione dello sfruttamento dei lavoratori e l’ingiustizia sociale; propone, infine, una lingua ricca di calchi e prestiti. In questo contributo si vuole sottolineare, tenendo in considerazione le ricerche condotte da Lakoff, l’importanza di un approccio cognitivo al testo sciasciano per studiarne il tessuto allegorico e, in particolare, l’allegoria del paesaggio e del lavoro. L’analisi verte sulla funzione delle metafore concettuali e letterarie, delle metonimie e delle personificazioni. La ricerca, inoltre, pone in risalto alcune considerazioni di linguistica testuale, fornendo una digressione sul testo e sugli espedienti narrativi. Questo studio presta attenzione all’allegoria del paesaggio e del lavoro nel testo sciasciano, attraverso anche la comparazione con testi di altri autori siciliani: Ciaula scopre la luna di Pirandello e Rosso Malpelo di Verga. Si vuole evidenziare, infine, la ricchezza della lingua sciasciana, attraverso l’analisi di calchi, prestiti adattati e non adattati e dei regionalismi contenuti nel testo.
Lingua e testo in Sciascia: il caso dei salinari di Regalpetra
Albano M
Writing – Original Draft Preparation
2010-01-01
Abstract
Questo studio analizza il capitolo « I salinari », del libro Le parrocchie di Regalpetra di Sciascia. È un testo interessante per tre ragioni: dipinge la condizione delle saline mostrando uno scorcio di paesaggio siciliano; pone la città di Regalpetra come esempio universale per indicare la condizione dello sfruttamento dei lavoratori e l’ingiustizia sociale; propone, infine, una lingua ricca di calchi e prestiti. In questo contributo si vuole sottolineare, tenendo in considerazione le ricerche condotte da Lakoff, l’importanza di un approccio cognitivo al testo sciasciano per studiarne il tessuto allegorico e, in particolare, l’allegoria del paesaggio e del lavoro. L’analisi verte sulla funzione delle metafore concettuali e letterarie, delle metonimie e delle personificazioni. La ricerca, inoltre, pone in risalto alcune considerazioni di linguistica testuale, fornendo una digressione sul testo e sugli espedienti narrativi. Questo studio presta attenzione all’allegoria del paesaggio e del lavoro nel testo sciasciano, attraverso anche la comparazione con testi di altri autori siciliani: Ciaula scopre la luna di Pirandello e Rosso Malpelo di Verga. Si vuole evidenziare, infine, la ricchezza della lingua sciasciana, attraverso l’analisi di calchi, prestiti adattati e non adattati e dei regionalismi contenuti nel testo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.