Beniamino Servino’s study and research focuses on the composition of figures, with which he intends to convey a thought on architecture. As a ‘form creator’, he draws from his own memory to elaborate new symbols, through the instrument of ‘montage’. In this action of transport/ transfer of forms in time and space, the architect finds new things, without renouncing the principle of historical continuity. This dialogue highlights the solidity of a thought oriented towards the persistence – in the survey/project – of an inventive act based on the continuous adaptation to oneself of the hoped-for forms, in which one’s own emotional state plays a key role. In this sense, Servino’s theories prove to be particularly similar to those of certain authors of the past, as emerges from the references cited in the text, even those not strictly belonging to the discipline of architecture.

Beniamino Servino è un architetto che investiga sulla forma e sulle sue molteplici possibilità espressive. I suoi studi rappresentano una ricerca interiore, che egli offre a chi possiede dell’architettura una profonda conoscenza, ma anche a coloro che, approcciandosi a essa con profondo smarrimento, riescono a cogliere nelle figure da lui composte un ricordo, una memoria capace di rassicurare e di trasmettere un’emozione. L’intervista intende offrire ai lettori questa particolare declinazione del suo lavoro e, nello stesso tempo, rivelare quanto questa sua ‘ricerca paziente’ sia un modo per mostrare le molteplici possibilità espressive dell’architettura, in cui ogni rilievo è un progetto.

Conversazione con Beniamino Servino = Conversation with Beniamino Servino

Giovanni Battista Cocco
2023-01-01

Abstract

Beniamino Servino’s study and research focuses on the composition of figures, with which he intends to convey a thought on architecture. As a ‘form creator’, he draws from his own memory to elaborate new symbols, through the instrument of ‘montage’. In this action of transport/ transfer of forms in time and space, the architect finds new things, without renouncing the principle of historical continuity. This dialogue highlights the solidity of a thought oriented towards the persistence – in the survey/project – of an inventive act based on the continuous adaptation to oneself of the hoped-for forms, in which one’s own emotional state plays a key role. In this sense, Servino’s theories prove to be particularly similar to those of certain authors of the past, as emerges from the references cited in the text, even those not strictly belonging to the discipline of architecture.
2023
Beniamino Servino è un architetto che investiga sulla forma e sulle sue molteplici possibilità espressive. I suoi studi rappresentano una ricerca interiore, che egli offre a chi possiede dell’architettura una profonda conoscenza, ma anche a coloro che, approcciandosi a essa con profondo smarrimento, riescono a cogliere nelle figure da lui composte un ricordo, una memoria capace di rassicurare e di trasmettere un’emozione. L’intervista intende offrire ai lettori questa particolare declinazione del suo lavoro e, nello stesso tempo, rivelare quanto questa sua ‘ricerca paziente’ sia un modo per mostrare le molteplici possibilità espressive dell’architettura, in cui ogni rilievo è un progetto.
architectural form; figure; analogy; montage
Forma architettonica; figura; analogia; montaggio
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