Novel and travel text put into practice our “need for reality”. The author’s gaze captures very broad perspectives. The sequence of the staging is polyphonic. The text has its own music and its own structure, like the infinitely multiple space of the horizon. Beckett’s The Unnamable (1953) is a typology. The text presents multiple planes, as Bachtin notes, that is, spaces that are concentrated in a point, that of the eye and the gaze. The perspectives are convergent and divergent, according to the multiplicity of the planes. Philippe Dufour speaks of a temporal chronotope, following Bachtin. We will instead speak within our intervention of a spatial chronotope. Space and time merge in unison creating a polyphonic mechanism.

Romanzo e testo di viaggio mettono in pratica il nostro “bisogno di reale”. Lo sguardo dell’autore coglie prospettive molto ampie. La sequenza della messa in scena è polifonica. Il testo ha una sua musica e una sua struttura, come lo spazio, infinitamente plurimo dell’orizzonte. L’innominabile di Beckett (1953) è una tipologia. Il testo presenta più piani, come nota Bachtin, cioè degli spazi che si concentrano in un punto, quello dell’occhio e dello sguardo. Le prospettive sono convergenti e divergenti, secondo la molteplicità dei piani. Philippe Dufour parla di cronotopo temporale, seguendo Bachtin. Noi parleremo invece all’interno del nostro intervento di cronotopo spaziale. Spazio e tempo si fondono all’unisono creando un ingranaggio polifonico.

Le roman est un voyage : grammaire d'une forme d'écriture

Mario selvaggio
2023-01-01

Abstract

Novel and travel text put into practice our “need for reality”. The author’s gaze captures very broad perspectives. The sequence of the staging is polyphonic. The text has its own music and its own structure, like the infinitely multiple space of the horizon. Beckett’s The Unnamable (1953) is a typology. The text presents multiple planes, as Bachtin notes, that is, spaces that are concentrated in a point, that of the eye and the gaze. The perspectives are convergent and divergent, according to the multiplicity of the planes. Philippe Dufour speaks of a temporal chronotope, following Bachtin. We will instead speak within our intervention of a spatial chronotope. Space and time merge in unison creating a polyphonic mechanism.
2023
2913718248
Romanzo e testo di viaggio mettono in pratica il nostro “bisogno di reale”. Lo sguardo dell’autore coglie prospettive molto ampie. La sequenza della messa in scena è polifonica. Il testo ha una sua musica e una sua struttura, come lo spazio, infinitamente plurimo dell’orizzonte. L’innominabile di Beckett (1953) è una tipologia. Il testo presenta più piani, come nota Bachtin, cioè degli spazi che si concentrano in un punto, quello dell’occhio e dello sguardo. Le prospettive sono convergenti e divergenti, secondo la molteplicità dei piani. Philippe Dufour parla di cronotopo temporale, seguendo Bachtin. Noi parleremo invece all’interno del nostro intervento di cronotopo spaziale. Spazio e tempo si fondono all’unisono creando un ingranaggio polifonico.
novel; journey; time; space; contemplation; reality; fiction.
romanzo; viaggio; tempo; spazio; sguardo; realtà; finzione.
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