In "Speech Acts", John Searle argues that institutional facts presuppose, for their existence, the existence of certain institutions (understood as systems of constitutive rules). The author extends Searle’s theory of institutional facts arguing that a further level is needed for the investigation of the structure of institutional reality: the level of meta-institutional concepts. The meta-institutional concepts are concepts that go beyond (Greek: metá) the institutions of which they are conditions of possibility. An example of meta-institutional concept is the concept of game. In a culture which does not have the concept of game, we could move the chess-men according to the rules of chess, we could also perform a castling, but it would be impossible to play chess.

Nella sua ontologia sociale, John Searle definisce “fatti istituzionali” quei fatti la cui natura è costituita da regole che, per questa ragione, egli chiama “costitutive”. In altri termini, secondo Searle, i fatti istituzionali presuppongono, per la loro esistenza, la presenza di istituzioni umane intese come sistemi di regole costitutive. Searle propone, quindi, una ontologia a due livelli della realtà istituzionale: (i) il livello dei fatti istituzionali e (ii) il livello delle istituzioni e delle regole costitutive. Partendo dall’analisi dei due fatti istituzionali “Kasparov ha vinto a scacchi” e “Kasparov sta giocando a scacchi”, l’autore propone di estendere questa ontologia a due livelli della realtà istituzionale, sottolineando la necessità di un ulteriore livello per l’analisi delle condizioni di possibilità dei fatti istituzionali, oltre al livello delle istituzioni e delle regole costitutive. I due fatti istituzionali presi in esame, infatti, necessitano per la loro esistenza non soltanto delle regole degli scacchi, ma anche dei due concetti di “gioco” e di “vittoria”, che non sono, a loro volta, costituiti dalle regole degli scacchi. Essi non sono “concetti istituzionali” degli scacchi come i concetti di “scaccomatto” e di “arrocco”. Ci troviamo di fronte a due “concetti meta-istituzionali”, cioè a concetti che vanno oltre (in greco antico: metá) le istituzioni delle quali sono condizione di possibilità. In conclusione, l’autore propone una ontologia a tre livelli della realtà istituzionale, nella quale (i) il primo livello è quello dei fatti istituzionali, (ii) il secondo è quello delle istituzioni e delle regole costitutive, (iii) il terzo è il livello dei concetti meta-istituzionali.

Meta-institutional concepts. A new category for social ontology

Lorini, Giuseppe
2014-01-01

Abstract

In "Speech Acts", John Searle argues that institutional facts presuppose, for their existence, the existence of certain institutions (understood as systems of constitutive rules). The author extends Searle’s theory of institutional facts arguing that a further level is needed for the investigation of the structure of institutional reality: the level of meta-institutional concepts. The meta-institutional concepts are concepts that go beyond (Greek: metá) the institutions of which they are conditions of possibility. An example of meta-institutional concept is the concept of game. In a culture which does not have the concept of game, we could move the chess-men according to the rules of chess, we could also perform a castling, but it would be impossible to play chess.
2014
Nella sua ontologia sociale, John Searle definisce “fatti istituzionali” quei fatti la cui natura è costituita da regole che, per questa ragione, egli chiama “costitutive”. In altri termini, secondo Searle, i fatti istituzionali presuppongono, per la loro esistenza, la presenza di istituzioni umane intese come sistemi di regole costitutive. Searle propone, quindi, una ontologia a due livelli della realtà istituzionale: (i) il livello dei fatti istituzionali e (ii) il livello delle istituzioni e delle regole costitutive. Partendo dall’analisi dei due fatti istituzionali “Kasparov ha vinto a scacchi” e “Kasparov sta giocando a scacchi”, l’autore propone di estendere questa ontologia a due livelli della realtà istituzionale, sottolineando la necessità di un ulteriore livello per l’analisi delle condizioni di possibilità dei fatti istituzionali, oltre al livello delle istituzioni e delle regole costitutive. I due fatti istituzionali presi in esame, infatti, necessitano per la loro esistenza non soltanto delle regole degli scacchi, ma anche dei due concetti di “gioco” e di “vittoria”, che non sono, a loro volta, costituiti dalle regole degli scacchi. Essi non sono “concetti istituzionali” degli scacchi come i concetti di “scaccomatto” e di “arrocco”. Ci troviamo di fronte a due “concetti meta-istituzionali”, cioè a concetti che vanno oltre (in greco antico: metá) le istituzioni delle quali sono condizione di possibilità. In conclusione, l’autore propone una ontologia a tre livelli della realtà istituzionale, nella quale (i) il primo livello è quello dei fatti istituzionali, (ii) il secondo è quello delle istituzioni e delle regole costitutive, (iii) il terzo è il livello dei concetti meta-istituzionali.
Social ontology; constitutive rules; institutional facts; meta-institutional concepts; gameness
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