Il saggio si articola in due parti. Nella prima si analizzano gli impatti dell’integrazione europea sugli organi Governo, Parlamento e Presidente della Repubblica e sul sistema dei partiti. Il dato principale che emerge da tale analisi è una tendenza alla europeizzazione delle decisioni politiche, che vede accentuarsi un indirizzo politico europeo. All’interno di tale quadro, gli attori della forma di governo nazionale vedono ridisegnarsi i loro ruoli con esiti diversi a seconda che si adotti una prospettiva interna – in cui il Governo risulta rafforzato – o esterna dalla quale il Governo risulta complessivamente indebolito a causa dei vincoli alla sua capacità di determinazione dell’indirizzo politico. Una seconda parte del saggio si concentra su come l’integrazione europea abbia influito sul formante patriarcale italiano, inteso in due accezioni: patriarcato come gerarchia di una personalità forte al comando e patriarcato come subordinazione sistemica delle donne nella politica. Sul primo versante l’UE ha avuto un impatto ambivalente, da un lato rafforzando la convinzione che serva un leader forte per prendere decisioni rapide, dall’altro proponendo essa stessa una forma di governo che è collegiale. Sul versante dell’inclusione delle donne nelle dinamiche della forma di governo, il ruolo della UE è stato cruciale per mettere in luce alcuni aspetti ancora patriarcali della cultura politica italiana. Il dato principale che emerge da questa seconda parte del saggio è che l’attuale forma di governo costituzionale contiene un interessante esperimento anti-gerarchico che andrebbe capitalizzato anziché sostituito con una versione recente di “patriarcato politico”. Dopo che la Costituzione ha superato secoli di pensiero politico basato sull’idea del Pater patriae, del Leviatano, del Principe, del Sovrano, del Fuhrer, Dux e Caudillo, sostituire la sua forma di governo con un cancellierato, premierato o presidenzialismo sembra un passo indietro rispetto al suo esperimento di una forma di governo basata sulla concertazione.
MUTAMENTI DELLA FORMA DI GOVERNO E INTEGRAZIONE EUROPEA. GLI INFLUS-SI SULLE ISTITUZIONI E SUL FORMANTE PATRIARCALE.
Ilenia Ruggiu
2024-01-01
Abstract
Il saggio si articola in due parti. Nella prima si analizzano gli impatti dell’integrazione europea sugli organi Governo, Parlamento e Presidente della Repubblica e sul sistema dei partiti. Il dato principale che emerge da tale analisi è una tendenza alla europeizzazione delle decisioni politiche, che vede accentuarsi un indirizzo politico europeo. All’interno di tale quadro, gli attori della forma di governo nazionale vedono ridisegnarsi i loro ruoli con esiti diversi a seconda che si adotti una prospettiva interna – in cui il Governo risulta rafforzato – o esterna dalla quale il Governo risulta complessivamente indebolito a causa dei vincoli alla sua capacità di determinazione dell’indirizzo politico. Una seconda parte del saggio si concentra su come l’integrazione europea abbia influito sul formante patriarcale italiano, inteso in due accezioni: patriarcato come gerarchia di una personalità forte al comando e patriarcato come subordinazione sistemica delle donne nella politica. Sul primo versante l’UE ha avuto un impatto ambivalente, da un lato rafforzando la convinzione che serva un leader forte per prendere decisioni rapide, dall’altro proponendo essa stessa una forma di governo che è collegiale. Sul versante dell’inclusione delle donne nelle dinamiche della forma di governo, il ruolo della UE è stato cruciale per mettere in luce alcuni aspetti ancora patriarcali della cultura politica italiana. Il dato principale che emerge da questa seconda parte del saggio è che l’attuale forma di governo costituzionale contiene un interessante esperimento anti-gerarchico che andrebbe capitalizzato anziché sostituito con una versione recente di “patriarcato politico”. Dopo che la Costituzione ha superato secoli di pensiero politico basato sull’idea del Pater patriae, del Leviatano, del Principe, del Sovrano, del Fuhrer, Dux e Caudillo, sostituire la sua forma di governo con un cancellierato, premierato o presidenzialismo sembra un passo indietro rispetto al suo esperimento di una forma di governo basata sulla concertazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.