There is now a consensus that cemeteries can be considered “open-air museums” that express and preserve, more than any other place, the memory of historical events and the experiences that have shaped a territory and its community. In the development of these sites, Romanesque churches often play a crucial role. These churches, which have become tangible evidence of urban, institutional, and socio-economic transformations, continue to serve as religious and cultural landmarks for communities even centuries after their construction. This paper analyses several case studies in Sardinia, which emerged following changes in sanitary regulations that enforced the Napoleonic Edict of Saint Cloud (12 June 1804) into local practices. It reflects on the decisions that influenced, or even determined, the construction of new cemetery spaces around Romanesque churches, which were identified as focal points for creating new burial areas.

Si è ormai concordi nel considerare i cimiteri come dei “musei a cielo aperto” in grado di esprimere e custodire, più di ogni altro luogo, il ricordo delle vicende storiche e le memorie che hanno caratterizzato un territorio e la sua comunità. Nella genesi di questi luoghi, talvolta, un ruolo fondamentale è rivestito dalle chiese romaniche che, divenute ormai testimonianza materiale delle trasformazioni urbane, istituzionali e socio-economiche, continuano a rappresentare un riferimento religioso e identitario per una comunità anche dopo secoli di distanza dalla loro edificazione. Attraverso l’analisi di alcuni casi studio presenti in Sardegna, nati in seguito al cambiamento delle norme igienico-sanitarie che traducono nei territori l’editto napoleonico di Saint Cloud (12 giugno 1804), il contributo propone uno spunto di riflessione sulle scelte che hanno influito, se non determinato, sull’edificazione in età moderna e contemporanea di nuovi spazi cimiteriali attorno ad un edificio di culto di età romanica individuati come punti di riferimento per la creazione di nuovi spazi funerari.

L’interpretazione dell’editto napoleonico di Saint Cloud in Sardegna attraverso il ruolo di alcune chiese medievali

Michela Perra
;
Fabio Pinna
In corso di stampa

Abstract

There is now a consensus that cemeteries can be considered “open-air museums” that express and preserve, more than any other place, the memory of historical events and the experiences that have shaped a territory and its community. In the development of these sites, Romanesque churches often play a crucial role. These churches, which have become tangible evidence of urban, institutional, and socio-economic transformations, continue to serve as religious and cultural landmarks for communities even centuries after their construction. This paper analyses several case studies in Sardinia, which emerged following changes in sanitary regulations that enforced the Napoleonic Edict of Saint Cloud (12 June 1804) into local practices. It reflects on the decisions that influenced, or even determined, the construction of new cemetery spaces around Romanesque churches, which were identified as focal points for creating new burial areas.
In corso di stampa
Si è ormai concordi nel considerare i cimiteri come dei “musei a cielo aperto” in grado di esprimere e custodire, più di ogni altro luogo, il ricordo delle vicende storiche e le memorie che hanno caratterizzato un territorio e la sua comunità. Nella genesi di questi luoghi, talvolta, un ruolo fondamentale è rivestito dalle chiese romaniche che, divenute ormai testimonianza materiale delle trasformazioni urbane, istituzionali e socio-economiche, continuano a rappresentare un riferimento religioso e identitario per una comunità anche dopo secoli di distanza dalla loro edificazione. Attraverso l’analisi di alcuni casi studio presenti in Sardegna, nati in seguito al cambiamento delle norme igienico-sanitarie che traducono nei territori l’editto napoleonico di Saint Cloud (12 giugno 1804), il contributo propone uno spunto di riflessione sulle scelte che hanno influito, se non determinato, sull’edificazione in età moderna e contemporanea di nuovi spazi cimiteriali attorno ad un edificio di culto di età romanica individuati come punti di riferimento per la creazione di nuovi spazi funerari.
Cemeteries; romanesque churches; Sardinia
Cimiteri; chiese romaniche; Sardegna
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/420243
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