Dalla fine del Settecento vengono elaborati significativi progetti per cimiteri a pianta circolare, come quello per Parigi di Capron (1782), quello per le saline di Chaux di Ledoux (1793- 1808) e il Champs de Repos di Molinos (1799). Concepiti entro un clima illuminista e utopico, questi modelli reinterpretano tipologie funerarie circolari del passato e sostengono l’immaginario progettuale dell’Ottocento, secolo in cui si registrano molti casi realizzati. Il presente contributo mette in relazione il progetto di questi cimiteri a pianta rotonda con quello di impianti urbani ideali di medesima planimetria. La corrispondenza, fondata su motivi compositivi, allegorici, igienico-sanitari e sociali, struttura un’originale relazione tra la città dei vivi e quella dei morti, interpretabile alla luce di due filoni progettuali distinti: il primo, teso a ridefinire schemi circolari razionali; e il secondo, aperto alle prospettive dei giardini pittoreschi.
La città ideale per i morti. Cimiteri a pianta rotonda tra Settecento e Ottocento
mais stefano
2024-01-01
Abstract
Dalla fine del Settecento vengono elaborati significativi progetti per cimiteri a pianta circolare, come quello per Parigi di Capron (1782), quello per le saline di Chaux di Ledoux (1793- 1808) e il Champs de Repos di Molinos (1799). Concepiti entro un clima illuminista e utopico, questi modelli reinterpretano tipologie funerarie circolari del passato e sostengono l’immaginario progettuale dell’Ottocento, secolo in cui si registrano molti casi realizzati. Il presente contributo mette in relazione il progetto di questi cimiteri a pianta rotonda con quello di impianti urbani ideali di medesima planimetria. La corrispondenza, fondata su motivi compositivi, allegorici, igienico-sanitari e sociali, struttura un’originale relazione tra la città dei vivi e quella dei morti, interpretabile alla luce di due filoni progettuali distinti: il primo, teso a ridefinire schemi circolari razionali; e il secondo, aperto alle prospettive dei giardini pittoreschi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.