I patti successori in una prospettiva de jure condendo

The essay first analyses the reasons of the anachronism of the typical successor mechanisms provided by the Second Book of the Civil Code and the consequent need for reform interventions that allow to overcome the overall asymmetry that can be identified between the law and current value systems, which manifests itself precisely in the legal prohibitions of successors’ agreements which do not allow the person concerned to choose consensual forms of establishment of succession. The analysis then dwells on the distinction between the three different types of prohibited pacts and on their justifying reasons, in order to verify if the relative foundation is still current in comparison with the revision requirements of the prohibition that have emerged over time. The survey highlights the fragility of their justifying reasons that have traditionally been placed at the basis of the prohibitions investigated, as well as the absence of a system of values that cannot be renounced in order to protect the ban. It is therefore clear that there is a need to reform the ban on successors’ pacts in order to ensure a modern reconstruction of this institution which seems to have become in some ways anti-historical and are analysed, to this end, what could be the guidelines of the reform.

Il saggio indaga anzitutto sulle ragioni dell’inattualità e dell’anacronismo dei meccanismi successori tipici previsti dal Libro secondo del Codice Civile e sulla conseguente necessità di interventi di riforma che consentano di superare l’asimmetria complessiva ravvisabile tra la legge e i sistemi di valori correnti, che si manifesta proprio nei divieti legali di patti successori che non consentono all’interessato di scegliere forme consensuali di istituzione successoria. L’analisi si sofferma poi sulla summa divisio operata a livello tassonomico tra le tre differenti tipologie di patti proibiti e sulle relative rationes sostanziali, onde verificare se il relativo fondamento sia ancora attuale anche in confronto delle esigenze di revisione della proibizione emerse nel tempo. L’indagine condotta evidenzia la fragilità delle rationes che tradizionalmente vengono poste a fondamento delle proibizioni indagate nonché l’assenza di un sistema di valori irrinunciabile a tutela del quale il divieto si ergerebbe. Si evidenzia, perciò, l’esigenza di procedere ad una riforma del divieto dei patti successori che assicuri una ricostruzione in chiave moderna di questo istituto che sembra essere diventato per certi versi antistorico e si analizzano, a tal fine, quelle che potrebbero essere le linee direttrici della riforma.