Introduzione. Numerosi studi hanno indagato la Teoria della Mente (ToM) negli adolescenti con Disturbo dello Spettro Autistico (d’ora in avanti ASD – acronimo di Autism Spectrum Disorder). Tuttavia, gli studi precedenti si sono focalizzati prevalentemente sulla presenza/assenza di queste abilità, valutata attraverso storie i cui protagonisti possiedono una falsa credenza di primo o di secondo ordine sulla realtà (es: Jolliffe e Baron- Cohen, 1999). Questo approccio, del tipo “tutto o nulla”, non ha sinora consentito di delineare un profilo distintivo delle abilità di ToM delle persone con ASD. Il nostro studio ha inteso indagare le abilità di ToM in adolescenti con ASD secondo un approccio multidimensionale, attraverso la Theory of Mind Assessment Scale (Th.o.m.a.s.), un’intervista semistrutturata che rileva la comprensione di emozioni, desideri e credenze secondo diverse prospettive di mentalizzazione (Bosco, Gabbatore e Tirassa, 2014; Bosco, Gabbatore, Tirassa, Testa, 2016). Metodo. Partecipanti: Hanno partecipato alla ricerca 18 adolescenti con ASD (3 F), con un’età compresa tra i 13.3 e i 26.10 anni (età media= 16 anni e 5 mesi; ds = ± 40,1907). I partecipanti ASD avevano un funzionamento cognitivo nella norma (QI medio = 108 (ds=±15). Questo 240 gruppo è stato confrontato con un campione di partecipanti con sviluppo neurologico tipico (TD), matchati per genere e per età. Procedura: I partecipanti sono stati valutati attraverso la Th.o.m.a.s., che include quattro subscale: Scala A, Io-Me (la conoscenza che il soggetto ha dei propri stati mentali); Scala B, Altro-Sé (la conoscenza che le altre persone hanno dei propri stati mentali); Scala C, Io-Altro (la conoscenza che, dal punto di vista del soggetto, le altre persone hanno degli stati mentali del soggetto stesso); Scala D, Altro-Me (la conoscenza che il soggetto ha degli stati mentali delle altre persone). Le sbucale valutano la consapevolezza delle emozioni, dei desideri e delle credenze. Le risposte sono state codificate con un punteggio compreso tra 0 - assenza di risposta o risposte non pertinenti - e 4 - risposte ottimali (Bosco, Colle, Pecorara e Tirassa, 2006). Risultati: I risultati hanno indicato differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Mentre i partecipanti con TD hanno riportato punteggi in linea con l’età (Bosco, Gabbatore, Tirassa e Testa, 2016), i partecipanti con ASD hanno riportato punteggi significativamente inferiori in tutte le scale. Nei partecipanti con ASD, la comprensione delle emozioni è risultato un punto di forza, con punteggi significativamente superiori rispetto alla comprensione delle credenze nella scala A, Io-Me (t = 7.192; df= 17; p ≤ 0.05) e nella scala B, Altro-Sé (t = 4.097; df= 17; p ≤ 0.05). Questo risultato è stato ritrovato anche per la comprensione dei desideri, che risulta inferiore rispetto alla comprensione delle emozioni nella scala A, Io-Me (t = 8.623; df= 17; p ≤ 0.05) e nella scala B, Altro-Sé (t = 4.343; df= 17; p ≤ 0.05). Le emozioni costituiscono un punto di forza anche per i partecipanti con TD, che hanno riportato punteggi superiori nella comprensione delle emozioni rispetto alle credenze (t = 6.998; df= 17; p ≤ 0.05) e ai desideri (t = 5.473; df= 17; p ≤ 0.05). Conclusioni. I risultati hanno indicato chele abilità di ToM non sono un fenomeno del tipo “tutto o nulla” negli adolescenti con ASD. La comprensione delle emozioni è un’abilità residua robusta, che potrebbe svolgere una funzione pivot nei programmi per lo sviluppo della ToM nel Disturbo dello Spettro Autistico.
Dimensione emotiva e cognitiva delle abilità di teoria della mente in adolescenti con disturbo dello spettro autistico: uno studio con la theory of mind assessment scale.
Fadda, R.;Congiu, S.;
2021-01-01
Abstract
Introduzione. Numerosi studi hanno indagato la Teoria della Mente (ToM) negli adolescenti con Disturbo dello Spettro Autistico (d’ora in avanti ASD – acronimo di Autism Spectrum Disorder). Tuttavia, gli studi precedenti si sono focalizzati prevalentemente sulla presenza/assenza di queste abilità, valutata attraverso storie i cui protagonisti possiedono una falsa credenza di primo o di secondo ordine sulla realtà (es: Jolliffe e Baron- Cohen, 1999). Questo approccio, del tipo “tutto o nulla”, non ha sinora consentito di delineare un profilo distintivo delle abilità di ToM delle persone con ASD. Il nostro studio ha inteso indagare le abilità di ToM in adolescenti con ASD secondo un approccio multidimensionale, attraverso la Theory of Mind Assessment Scale (Th.o.m.a.s.), un’intervista semistrutturata che rileva la comprensione di emozioni, desideri e credenze secondo diverse prospettive di mentalizzazione (Bosco, Gabbatore e Tirassa, 2014; Bosco, Gabbatore, Tirassa, Testa, 2016). Metodo. Partecipanti: Hanno partecipato alla ricerca 18 adolescenti con ASD (3 F), con un’età compresa tra i 13.3 e i 26.10 anni (età media= 16 anni e 5 mesi; ds = ± 40,1907). I partecipanti ASD avevano un funzionamento cognitivo nella norma (QI medio = 108 (ds=±15). Questo 240 gruppo è stato confrontato con un campione di partecipanti con sviluppo neurologico tipico (TD), matchati per genere e per età. Procedura: I partecipanti sono stati valutati attraverso la Th.o.m.a.s., che include quattro subscale: Scala A, Io-Me (la conoscenza che il soggetto ha dei propri stati mentali); Scala B, Altro-Sé (la conoscenza che le altre persone hanno dei propri stati mentali); Scala C, Io-Altro (la conoscenza che, dal punto di vista del soggetto, le altre persone hanno degli stati mentali del soggetto stesso); Scala D, Altro-Me (la conoscenza che il soggetto ha degli stati mentali delle altre persone). Le sbucale valutano la consapevolezza delle emozioni, dei desideri e delle credenze. Le risposte sono state codificate con un punteggio compreso tra 0 - assenza di risposta o risposte non pertinenti - e 4 - risposte ottimali (Bosco, Colle, Pecorara e Tirassa, 2006). Risultati: I risultati hanno indicato differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Mentre i partecipanti con TD hanno riportato punteggi in linea con l’età (Bosco, Gabbatore, Tirassa e Testa, 2016), i partecipanti con ASD hanno riportato punteggi significativamente inferiori in tutte le scale. Nei partecipanti con ASD, la comprensione delle emozioni è risultato un punto di forza, con punteggi significativamente superiori rispetto alla comprensione delle credenze nella scala A, Io-Me (t = 7.192; df= 17; p ≤ 0.05) e nella scala B, Altro-Sé (t = 4.097; df= 17; p ≤ 0.05). Questo risultato è stato ritrovato anche per la comprensione dei desideri, che risulta inferiore rispetto alla comprensione delle emozioni nella scala A, Io-Me (t = 8.623; df= 17; p ≤ 0.05) e nella scala B, Altro-Sé (t = 4.343; df= 17; p ≤ 0.05). Le emozioni costituiscono un punto di forza anche per i partecipanti con TD, che hanno riportato punteggi superiori nella comprensione delle emozioni rispetto alle credenze (t = 6.998; df= 17; p ≤ 0.05) e ai desideri (t = 5.473; df= 17; p ≤ 0.05). Conclusioni. I risultati hanno indicato chele abilità di ToM non sono un fenomeno del tipo “tutto o nulla” negli adolescenti con ASD. La comprensione delle emozioni è un’abilità residua robusta, che potrebbe svolgere una funzione pivot nei programmi per lo sviluppo della ToM nel Disturbo dello Spettro Autistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.