NOTA A CEDU 13 giugno 2024, ric. n. 32312/23 – D. K. c. Ungheria. La Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul rispetto del diritto alla vita privata, nella declinazione dell’autodeterminazione individuale nelle scelte di fine vita (art. 8 CEDU), e del divieto di discriminazione (art. 14 CEDU) da parte della legislazione ungherese che – pur ammettendo, in virtù del principio del consenso informato in ambito medico, il diritto al rifiuto e all’interruzione di trattamenti di sostegno vitale (in breve indicato con l’acronimo RWI) – non riconosce il diritto dei pazienti affetti da gravi patologie ad esito infausto di decidere quando e come porre fine alla propria esistenza avvalendosi dell’assistenza medica alla morte volontaria nelle forme – integranti fattispecie di reato – dell’aiuto al suicidio e dell’eutanasia (cui ci si riferisce con l’acronimo PAD, physician-assisted dying). La censura del ricorrente si estendeva alla violazione degli artt. 3 (proibizione della tortura) e 9 (libertà di pensiero, di coscienza e di religione).
La legislazione ungherese che criminalizza il suicidio medicalmente assistito non viola la CEDU
Pisu, Alessandra
2024-01-01
Abstract
NOTA A CEDU 13 giugno 2024, ric. n. 32312/23 – D. K. c. Ungheria. La Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul rispetto del diritto alla vita privata, nella declinazione dell’autodeterminazione individuale nelle scelte di fine vita (art. 8 CEDU), e del divieto di discriminazione (art. 14 CEDU) da parte della legislazione ungherese che – pur ammettendo, in virtù del principio del consenso informato in ambito medico, il diritto al rifiuto e all’interruzione di trattamenti di sostegno vitale (in breve indicato con l’acronimo RWI) – non riconosce il diritto dei pazienti affetti da gravi patologie ad esito infausto di decidere quando e come porre fine alla propria esistenza avvalendosi dell’assistenza medica alla morte volontaria nelle forme – integranti fattispecie di reato – dell’aiuto al suicidio e dell’eutanasia (cui ci si riferisce con l’acronimo PAD, physician-assisted dying). La censura del ricorrente si estendeva alla violazione degli artt. 3 (proibizione della tortura) e 9 (libertà di pensiero, di coscienza e di religione).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Estratto Pisu Giurisprudenza italiana CEDU 2024 D.K Ungheria.pdf
Solo gestori archivio
Tipologia:
versione editoriale (VoR)
Dimensione
10.05 MB
Formato
Adobe PDF
|
10.05 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.