Il saggio qui discusso affronta una questione delicata e di grande interesse costituzionale: qual è il modo più corretto e appropriato per trasformare in diritto scelte e valori politici, concetti etici ed esigenze sociali? L’articolo sostiene che la risposta di Emilio Betti a questa domanda è la seguente: occorre che la recezione di nuovi valori etico-politici nell’ordinamento avvenga avendo sempre cura di tenerli in comunicazione coi contenuti, le categorie, gli ideali maturati nel corso della storia, quelli, cioè, della civiltà giuridica europea, scaturente dal diritto romano e prodotto di un lavoro millenario di generazioni. Un ordinamento giuridico si costruisce, si mantiene e si sviluppa veramente come un ordine, solo tenendo presente che il cambiamento nel diritto non avviene abolendo il passato, ma attraverso la capacità di nuove istituzioni, concetti e categorie di adattarsi al cambiamento, mantenendo al contempo il contatto con le esigenze specifiche e costitutive del diritto, comunicando con esse e consentendo loro di continuare a parlare, seppur in contesti e configurazioni mutati. Comprensibile solo alla luce della fiducia nell’unità del diritto nel tempo e nello spazio, questa risposta racchiude importanti suggerimenti per riflettere sulle domande, continuamente risorgenti, di nuovi diritti e nuovi principi.
Editoriale. Istruzioni per l'uso dei principi di ogni 'nuovo' ordine giuridico
S. Niccolai
2025-01-01
Abstract
Il saggio qui discusso affronta una questione delicata e di grande interesse costituzionale: qual è il modo più corretto e appropriato per trasformare in diritto scelte e valori politici, concetti etici ed esigenze sociali? L’articolo sostiene che la risposta di Emilio Betti a questa domanda è la seguente: occorre che la recezione di nuovi valori etico-politici nell’ordinamento avvenga avendo sempre cura di tenerli in comunicazione coi contenuti, le categorie, gli ideali maturati nel corso della storia, quelli, cioè, della civiltà giuridica europea, scaturente dal diritto romano e prodotto di un lavoro millenario di generazioni. Un ordinamento giuridico si costruisce, si mantiene e si sviluppa veramente come un ordine, solo tenendo presente che il cambiamento nel diritto non avviene abolendo il passato, ma attraverso la capacità di nuove istituzioni, concetti e categorie di adattarsi al cambiamento, mantenendo al contempo il contatto con le esigenze specifiche e costitutive del diritto, comunicando con esse e consentendo loro di continuare a parlare, seppur in contesti e configurazioni mutati. Comprensibile solo alla luce della fiducia nell’unità del diritto nel tempo e nello spazio, questa risposta racchiude importanti suggerimenti per riflettere sulle domande, continuamente risorgenti, di nuovi diritti e nuovi principi.| File | Dimensione | Formato | |
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