Se è vero, come è noto, che è negli anni Novanta del secolo scorso che la questione del riconoscimento ha assunto centralità nella ricerca e nel dibattito politico, sociologico e filosofico, è altrettanto vero che essa non si è esaurita, piuttosto ha trovato continuo motivo di rinnovamento e domanda di approfondimento. È ampio il consenso degli studiosi intorno all’idea che, dalla metà del secolo scorso a oggi, la vita politico-sociale occidentale si sia sempre più caratterizzata non da un’azione orientata dal senso di un’appartenenza alla collettività ma dalle lotte per il riconoscimento di gruppi e persone per fini specifici (diritti civili, femminismo, pacifismo, gender, ambientalismo ecc.). Studiosi come Charles Taylor, Axel Honneth e Nancy Fraser, al di là della marcata differenza di prospettive, si accomunano nel ritenere «che la politica contemporanea abbia visto uno spostamento dalle idee di classe, uguaglianza, economia e nazione a quelle di identità, differenza, cultura ed etnia. Ritengono inoltre che sia possibile comprendere questa trasformazione politica come il risultato dell’ascesa della politica del riconoscimento».
Breve introduzione
Vinicio Busacchi
Investigation
;Francesco PetrilloInvestigation
2025-01-01
Abstract
Se è vero, come è noto, che è negli anni Novanta del secolo scorso che la questione del riconoscimento ha assunto centralità nella ricerca e nel dibattito politico, sociologico e filosofico, è altrettanto vero che essa non si è esaurita, piuttosto ha trovato continuo motivo di rinnovamento e domanda di approfondimento. È ampio il consenso degli studiosi intorno all’idea che, dalla metà del secolo scorso a oggi, la vita politico-sociale occidentale si sia sempre più caratterizzata non da un’azione orientata dal senso di un’appartenenza alla collettività ma dalle lotte per il riconoscimento di gruppi e persone per fini specifici (diritti civili, femminismo, pacifismo, gender, ambientalismo ecc.). Studiosi come Charles Taylor, Axel Honneth e Nancy Fraser, al di là della marcata differenza di prospettive, si accomunano nel ritenere «che la politica contemporanea abbia visto uno spostamento dalle idee di classe, uguaglianza, economia e nazione a quelle di identità, differenza, cultura ed etnia. Ritengono inoltre che sia possibile comprendere questa trasformazione politica come il risultato dell’ascesa della politica del riconoscimento».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


