The tesxt examines Pliny’s aition on the invention of coroplastic art in the story of Butades of Sicyon and his daughter (Naturalis Historia XXXV, 151), proposing an interpretation that analyses the overlap between technical dimension and magical-symbolic meaning. Located at the conclusion of Pliny’s discussion of painting, this passage establishes a functional link between the practice of circumductio umbrae and the origins of the figurative arts, framing the tracing of shadows as the archetype of both painting and clay modelling. The study focuses on the gesture of the daughter, whose act of love – motivated by the departure of her lover – takes the form of a magical ritual in which a simulacrum transforms absence into permanence.

Il testo esamina l'interpretazione di Plinio sull'invenzione dell'arte coroplastica nella storia di Butade di Sicione e sua figlia (Naturalis Historia XXXV, 151), proponendo un'interpretazione che analizza la sovrapposizione tra dimensione tecnica e significato magico-simbolico. Collocato alla conclusione della discussione di Plinio sulla pittura, questo passaggio stabilisce un legame funzionale tra la pratica della circumductio umbrae e le origini delle arti figurative, incorniciando il tracciamento delle ombre come archetipo sia della pittura che della modellazione in argilla. Lo studio si concentra sul gesto della figlia, il cui atto d'amore – motivato dalla partenza del suo amante – assume la forma di un rituale magico in cui un simulacro trasforma l'assenza in permanenza.

Similitudo ex argilla. Invenzione della coroplastica e dimensione magica in un racconto di Plinio

Marco Giuman
2025-01-01

Abstract

The tesxt examines Pliny’s aition on the invention of coroplastic art in the story of Butades of Sicyon and his daughter (Naturalis Historia XXXV, 151), proposing an interpretation that analyses the overlap between technical dimension and magical-symbolic meaning. Located at the conclusion of Pliny’s discussion of painting, this passage establishes a functional link between the practice of circumductio umbrae and the origins of the figurative arts, framing the tracing of shadows as the archetype of both painting and clay modelling. The study focuses on the gesture of the daughter, whose act of love – motivated by the departure of her lover – takes the form of a magical ritual in which a simulacrum transforms absence into permanence.
2025
Il testo esamina l'interpretazione di Plinio sull'invenzione dell'arte coroplastica nella storia di Butade di Sicione e sua figlia (Naturalis Historia XXXV, 151), proponendo un'interpretazione che analizza la sovrapposizione tra dimensione tecnica e significato magico-simbolico. Collocato alla conclusione della discussione di Plinio sulla pittura, questo passaggio stabilisce un legame funzionale tra la pratica della circumductio umbrae e le origini delle arti figurative, incorniciando il tracciamento delle ombre come archetipo sia della pittura che della modellazione in argilla. Lo studio si concentra sul gesto della figlia, il cui atto d'amore – motivato dalla partenza del suo amante – assume la forma di un rituale magico in cui un simulacro trasforma l'assenza in permanenza.
Pliny; Butades; Coroplastic Art; Myth; Aetiology
Plinio; Butades; Coroplastica; Mito; Eziologia
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