Nei momenti più travagliati e tragici del Novecento pochissimi individui hanno ricevuto il dono di cogliere ed esprimere, anche in condizioni disperate, la bellezza dell’esistenza e del mondo creato da Dio. Lo ha fatto Etty Hillesum nel suo luminoso Diario (1941-’43), in un periodo in cui gli ebrei hanno subito l’emarginazione, l’internamento nei lager, lo sterminio. In Russia, dove una generazione di intellettuali, artisti, poeti – ma anche di gente comune – ha vissuto le persecuzioni, gli arresti, le morti affrontate nell’oscurità e nel silenzio, le miserie di una vita apparentemente senza speranza di riscatto, Boris Pasternak è riuscito a vedere la bellezza, guardando oltre la superficie delle cose.
La bellezza nell'ultima raccolta di Boris Pasternak
SALVESTRONI, SIMONETTA
2012-01-01
Abstract
Nei momenti più travagliati e tragici del Novecento pochissimi individui hanno ricevuto il dono di cogliere ed esprimere, anche in condizioni disperate, la bellezza dell’esistenza e del mondo creato da Dio. Lo ha fatto Etty Hillesum nel suo luminoso Diario (1941-’43), in un periodo in cui gli ebrei hanno subito l’emarginazione, l’internamento nei lager, lo sterminio. In Russia, dove una generazione di intellettuali, artisti, poeti – ma anche di gente comune – ha vissuto le persecuzioni, gli arresti, le morti affrontate nell’oscurità e nel silenzio, le miserie di una vita apparentemente senza speranza di riscatto, Boris Pasternak è riuscito a vedere la bellezza, guardando oltre la superficie delle cose.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
RS 2012 - 99-108 (Salvestroni).pdf
accesso aperto
Descrizione: Articolo
Tipologia:
versione editoriale (VoR)
Dimensione
102.69 kB
Formato
Adobe PDF
|
102.69 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.