The exercise of the right of criticism, of jurisprudential origin, is legitimate when the worker complies with the constraints of substantial continence (truth of the facts) and formal continence (use of calm and civil tones), the obligation of loyalty to the employer (art. 2105 c.c.) and the duty of loyal collaboration (art. 2094 c.c.). The prevailing jurisprudence interprets these limits, in which the jurisprudential principles and legislative norms underlying the expression of dissent materialise, in a rigid manner, referring to the fiduciary and personalistic conception of the employment relationship. On the basis of the doubts raised by this orientation and the parallel with the jurisprudential evaluation of the methods of exercising the right of trade union criticism, satire and, if they were transposed into Italian law, the worker's right of expression and whistleblowing, the Author "espouses" a more subtle jurisprudential "reading", which takes greater consideration of the protection of the worker's fundamental rights.

L’esercizio del diritto di critica, di origine giurisprudenziale, è legittimo quando il lavoratore ottempera ai vincoli di continenza sostanziale (verità dei fatti) e di continenza formale (uso di toni pacati e civili), all’obbligo di fedeltà al datore di lavoro (art. 2105 c.c.) e al dovere di leale collaborazione (art. 2094 c.c.). La giurisprudenza prevalente interpreta tali limiti, nei quali si concretizzano i principi giurisprudenziali e le norme legislative sottintesi all’espressione del dissenso, in m maniera rigida, rifacendosi alla concezione fiduciaria e personalistica del rapporto di lavoro. Sulla base delle perplessità destate da tale orientamento e del parallelo con la valutazione giurisprudenziale delle modalità di esercizio del diritto di critica sindacale, della satira e, se fossero trasposti nel diritto italiano, del droit d’expression del lavoratore e del whistleblowing, l’Autrice “sposa” una “lettura” giurisprudenziale più tenue, che tiene in maggiore considerazione la tutela dei diritti fondamentali del lavoratore.

Il diritto di critica del lavoratore

Dessì, Ombretta
2013-01-01

Abstract

The exercise of the right of criticism, of jurisprudential origin, is legitimate when the worker complies with the constraints of substantial continence (truth of the facts) and formal continence (use of calm and civil tones), the obligation of loyalty to the employer (art. 2105 c.c.) and the duty of loyal collaboration (art. 2094 c.c.). The prevailing jurisprudence interprets these limits, in which the jurisprudential principles and legislative norms underlying the expression of dissent materialise, in a rigid manner, referring to the fiduciary and personalistic conception of the employment relationship. On the basis of the doubts raised by this orientation and the parallel with the jurisprudential evaluation of the methods of exercising the right of trade union criticism, satire and, if they were transposed into Italian law, the worker's right of expression and whistleblowing, the Author "espouses" a more subtle jurisprudential "reading", which takes greater consideration of the protection of the worker's fundamental rights.
2013
L’esercizio del diritto di critica, di origine giurisprudenziale, è legittimo quando il lavoratore ottempera ai vincoli di continenza sostanziale (verità dei fatti) e di continenza formale (uso di toni pacati e civili), all’obbligo di fedeltà al datore di lavoro (art. 2105 c.c.) e al dovere di leale collaborazione (art. 2094 c.c.). La giurisprudenza prevalente interpreta tali limiti, nei quali si concretizzano i principi giurisprudenziali e le norme legislative sottintesi all’espressione del dissenso, in m maniera rigida, rifacendosi alla concezione fiduciaria e personalistica del rapporto di lavoro. Sulla base delle perplessità destate da tale orientamento e del parallelo con la valutazione giurisprudenziale delle modalità di esercizio del diritto di critica sindacale, della satira e, se fossero trasposti nel diritto italiano, del droit d’expression del lavoratore e del whistleblowing, l’Autrice “sposa” una “lettura” giurisprudenziale più tenue, che tiene in maggiore considerazione la tutela dei diritti fondamentali del lavoratore.
Worker's right to criticize; freedom of expression of thought; workplace; art. 1 Stat. work
Diritto di critica del lavoratore; libertà di manifestazione del pensiero; luogo di lavoro; art. 1 Stat. lav.
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