Frate Stefano di Spagna OP conobbe una rapida carriera all’interno dell’Ordine dei Predicatori e al servizio del Papato. Confessore di san Domenico, dal 1225 al 1236 ricoprì la carica di ministro provinciale di Lombardia e in seguito anche di visitatore apostolico per la riforma di numerosi monasteri. Si distinse nella predicazione contro l’eresia e nell’instaurazione dell’inquisizione nella provincia lombarda. Nominato arcivescovo di Torres e legato papale per la Sardegna nel 1249 continuò la sua opera riformando gli enti religiosi caduti nelle mani dei Pisani. Con il cambiamento della politica pontificia con Alessandro IV frate Stefano, su mandato dell’arcivescovo di Pisa Federico Visconti, appoggiò l’ambasceria che il comune di Pisa inviò ad Alfonso X el Sabio re di Castiglia-Leon per riconoscerlo imperatore e ottenere privilegi commerciali e aiuti militari in Toscana.
Stefano di Spagna, frate Predicatore e arcivescovo di Torres (1200ca. – 1260ca.)
DEMONTIS, LUCA
2012-01-01
Abstract
Frate Stefano di Spagna OP conobbe una rapida carriera all’interno dell’Ordine dei Predicatori e al servizio del Papato. Confessore di san Domenico, dal 1225 al 1236 ricoprì la carica di ministro provinciale di Lombardia e in seguito anche di visitatore apostolico per la riforma di numerosi monasteri. Si distinse nella predicazione contro l’eresia e nell’instaurazione dell’inquisizione nella provincia lombarda. Nominato arcivescovo di Torres e legato papale per la Sardegna nel 1249 continuò la sua opera riformando gli enti religiosi caduti nelle mani dei Pisani. Con il cambiamento della politica pontificia con Alessandro IV frate Stefano, su mandato dell’arcivescovo di Pisa Federico Visconti, appoggiò l’ambasceria che il comune di Pisa inviò ad Alfonso X el Sabio re di Castiglia-Leon per riconoscerlo imperatore e ottenere privilegi commerciali e aiuti militari in Toscana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.