Which instruments may lead the historian between ages preceding the introduction of Cadastres and their carthography? In what terms the chronological extension of researches finds usless comparison with first XIX century cadastral maps? The poster will try to convey proper answers to these questions, appealing to experience matured in last research projects. The studies concerning the histocal-urban evolution of the Castle of Cagliari between first XVII and the half of XIX century, as to real estates, have demonstrated the basical contribution of some archival sources. Between them, notarial deeds keep the biggest quantity of informations: contracts; purchasing deeds; wedding dowries; inventories; testaments; loans etc... Other sourcers, as civil cases, tell, in detail, position, shape and consistency of many estates. At the end, we have the topical comparison with first cadastral surveis, accompained by descripting files and legends on every estates, conveing preciousinformations about architectural features of buildings, the identity, the job and genaralities of residents. Far from having a mere didactic value, these studies reveal the changing of modern city, the twisting of social relationship and the adaptation of urban aestethic to first and second modern age architectural vanguards.

Quali strumenti possono guidare lo storico tra le epoche antecedenti l’introduzione del Catasto e della relativa cartografia? In quali termini l’estensione cronologica delle indagini trova utili riscontri nelle prime mappe censuarie ottocentesche? L’intervento proposto cercherà di fornire adeguate risposte a questi interrogativi, facendo leva sull’esperienza maturata nei recenti progetti di ricerca. Gli studi relativi all’evoluzione storico-urbana del Castello di Cagliari, tra il primo ’600 e la metà dell’800, per quanto concerne le proprietà immobiliari, hanno dimostrato il contributo indispensabile dei fondi archivistici. Tra essi, i minutari notarili custodiscono la mole più consistente di informazioni: contratti d’appalto; atti di compravendita; doti matrimoniali; inventari; testamenti; censi etc. Altre fonti, come le cause civili, raccontano, in modo dettagliato, posizione, forma e consistenza di numerose proprietà. Vi è, infine, il confronto determinante con le prime leve catastali, accompagnate da schedature e legende descrittive sulle singole unità immobiliari, recanti preziose informazioni sulle caratteristiche architettoniche degli edifici, l’identità, la professione ed alcune genericità dei residenti. Lungi dall’assumere un’esclusiva valenza didascalica, tali studi svelano il mutare della città moderna, l’intrecciarsi dei rapporti sociali e l’adeguamento dell’estetica urbana alle avanguardie architettoniche della prima e seconda epoca moderna.

Letture catastali, rilievi e documenti per la lettura dell'area di Santa Croce del Castello di Cagliari

CADINU, MARCO;PIRINU, ANDREA;SCHIRRU, MARCELLO
2013-01-01

Abstract

Which instruments may lead the historian between ages preceding the introduction of Cadastres and their carthography? In what terms the chronological extension of researches finds usless comparison with first XIX century cadastral maps? The poster will try to convey proper answers to these questions, appealing to experience matured in last research projects. The studies concerning the histocal-urban evolution of the Castle of Cagliari between first XVII and the half of XIX century, as to real estates, have demonstrated the basical contribution of some archival sources. Between them, notarial deeds keep the biggest quantity of informations: contracts; purchasing deeds; wedding dowries; inventories; testaments; loans etc... Other sourcers, as civil cases, tell, in detail, position, shape and consistency of many estates. At the end, we have the topical comparison with first cadastral surveis, accompained by descripting files and legends on every estates, conveing preciousinformations about architectural features of buildings, the identity, the job and genaralities of residents. Far from having a mere didactic value, these studies reveal the changing of modern city, the twisting of social relationship and the adaptation of urban aestethic to first and second modern age architectural vanguards.
2013
Quali strumenti possono guidare lo storico tra le epoche antecedenti l’introduzione del Catasto e della relativa cartografia? In quali termini l’estensione cronologica delle indagini trova utili riscontri nelle prime mappe censuarie ottocentesche? L’intervento proposto cercherà di fornire adeguate risposte a questi interrogativi, facendo leva sull’esperienza maturata nei recenti progetti di ricerca. Gli studi relativi all’evoluzione storico-urbana del Castello di Cagliari, tra il primo ’600 e la metà dell’800, per quanto concerne le proprietà immobiliari, hanno dimostrato il contributo indispensabile dei fondi archivistici. Tra essi, i minutari notarili custodiscono la mole più consistente di informazioni: contratti d’appalto; atti di compravendita; doti matrimoniali; inventari; testamenti; censi etc. Altre fonti, come le cause civili, raccontano, in modo dettagliato, posizione, forma e consistenza di numerose proprietà. Vi è, infine, il confronto determinante con le prime leve catastali, accompagnate da schedature e legende descrittive sulle singole unità immobiliari, recanti preziose informazioni sulle caratteristiche architettoniche degli edifici, l’identità, la professione ed alcune genericità dei residenti. Lungi dall’assumere un’esclusiva valenza didascalica, tali studi svelano il mutare della città moderna, l’intrecciarsi dei rapporti sociali e l’adeguamento dell’estetica urbana alle avanguardie architettoniche della prima e seconda epoca moderna.
Architettura secoli XVI-XVIII Cagliari; Residenze signorili; Castello di Cagliari; Fonti archivistiche
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