L’interpretazione letterale della legge è da preferire a quella evolutiva ogniqualvolta la disposizione normativa contenga espressioni linguistiche dal significato inequivocabile, non rilevando in questo caso i mutamenti del contesto applicativo intervenuti nel corso del tempo. La legge d’interpretazione autentica non introduce un quid novi nei limiti in cui faccia prevalere una delle possibili varianti di senso compatibili col tenore letterale della norma interpretata, risolvendo, in tal modo, incertezze applicative. La legge d’interpretazione autentica che sopravvenga in corso di causa è costituzionalmente legittima ove non imponga al giudice una decisione vincolata quanto all’esito del giudizio pendente.
L’interpretazione letterale e autentica delle leggi : tra mens legis ed esigenze di contenimento della spesa pubblica
MANCOSU, GIORGIO
2013-01-01
Abstract
L’interpretazione letterale della legge è da preferire a quella evolutiva ogniqualvolta la disposizione normativa contenga espressioni linguistiche dal significato inequivocabile, non rilevando in questo caso i mutamenti del contesto applicativo intervenuti nel corso del tempo. La legge d’interpretazione autentica non introduce un quid novi nei limiti in cui faccia prevalere una delle possibili varianti di senso compatibili col tenore letterale della norma interpretata, risolvendo, in tal modo, incertezze applicative. La legge d’interpretazione autentica che sopravvenga in corso di causa è costituzionalmente legittima ove non imponga al giudice una decisione vincolata quanto all’esito del giudizio pendente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.