Nel biennio 1859-1861, al momento decisivo della lotta per l’indipendenza, le proposte risorgimentali di un ordinamento federale o di un patto costituzionale sancito dal popolo, lasciarono il posto a una serie di annessioni del tutto poco rispettose delle identità e delle tradizioni civili e politiche vigenti negli antichi Stati regionali. È dunque ormai storicamente accertato che l’Unità d’Italia si realizzò nel segno dell’espansionismo piemontese e che, rispetto ai progetti proponenti una struttura dello stato di stampo federale o, più in generale, miranti al decentramento, prevalse invece la ben più pratica tendenza ad estendere ai territori incorporati leggi ed istituti del regno subalpino
L’“Imperfetta” fusione
GABRIELE, NICOLA
2003-01-01
Abstract
Nel biennio 1859-1861, al momento decisivo della lotta per l’indipendenza, le proposte risorgimentali di un ordinamento federale o di un patto costituzionale sancito dal popolo, lasciarono il posto a una serie di annessioni del tutto poco rispettose delle identità e delle tradizioni civili e politiche vigenti negli antichi Stati regionali. È dunque ormai storicamente accertato che l’Unità d’Italia si realizzò nel segno dell’espansionismo piemontese e che, rispetto ai progetti proponenti una struttura dello stato di stampo federale o, più in generale, miranti al decentramento, prevalse invece la ben più pratica tendenza ad estendere ai territori incorporati leggi ed istituti del regno subalpinoFile | Dimensione | Formato | |
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