Diverse recenti meta-analisi mostrano, anche se in maniera non univoca, alterazioni in test neurocomportamentali associate con livelli medi di piombemia (PbB) compresi tra i 350 e i 600 μg/l e significative correlazioni tra performance neurocomportamentali e indicatori di dose ematica attuale e cumulativa di piombo. Scopo di questo lavoro è stato quello di verificare la correlazione tra i valori di piombo ematico rilevati in un campione di 94 lavoratori di una fonderia di Pb e Zn (PbB mediana: 302 μg/l; range: 60-690 μg/l) e i risultati di alcuni test neurocomportamentali derivati dalla batteria SPES e dalla WAIS-R. Contrariamente a quanto osservato per le performance individuali rilevate negli altri test (test dell’addizione, Finger Tapping, Digit Span) l’analisi multivariata mostra che, anche dopo aver tenuto conto dell’età, della scolarità, del consumo di alcool, del fumo di sigaretta e del punteggio ottenuto nel test del vocabolario, l’aumento dei valori di PbB oltre i 300 μg/l risulta significativamente associato con l’aumento del numero degli errori e del tempo di risposta nel test Symbol Digit. Pur con le dovute cautele legate alla ridotte dimensioni dello studio e al basso numero di test utilizzati, i risultati presentati suggeriscono un potenziale effetto neurotossico del metallo anche per gli attuali livelli di esposizione al piombo osservati nel campione studiato, supportando in tal modo, in accordo con la recente letteratura, l’attuale valore BEI dell’ACGIH e il limite biologico dello SCOEL di 300 μg/l.

Neurobehavioural testing in lead smelter workers

ARU, GABRIELLA;IBBA, ANTONIO
2005-01-01

Abstract

Diverse recenti meta-analisi mostrano, anche se in maniera non univoca, alterazioni in test neurocomportamentali associate con livelli medi di piombemia (PbB) compresi tra i 350 e i 600 μg/l e significative correlazioni tra performance neurocomportamentali e indicatori di dose ematica attuale e cumulativa di piombo. Scopo di questo lavoro è stato quello di verificare la correlazione tra i valori di piombo ematico rilevati in un campione di 94 lavoratori di una fonderia di Pb e Zn (PbB mediana: 302 μg/l; range: 60-690 μg/l) e i risultati di alcuni test neurocomportamentali derivati dalla batteria SPES e dalla WAIS-R. Contrariamente a quanto osservato per le performance individuali rilevate negli altri test (test dell’addizione, Finger Tapping, Digit Span) l’analisi multivariata mostra che, anche dopo aver tenuto conto dell’età, della scolarità, del consumo di alcool, del fumo di sigaretta e del punteggio ottenuto nel test del vocabolario, l’aumento dei valori di PbB oltre i 300 μg/l risulta significativamente associato con l’aumento del numero degli errori e del tempo di risposta nel test Symbol Digit. Pur con le dovute cautele legate alla ridotte dimensioni dello studio e al basso numero di test utilizzati, i risultati presentati suggeriscono un potenziale effetto neurotossico del metallo anche per gli attuali livelli di esposizione al piombo osservati nel campione studiato, supportando in tal modo, in accordo con la recente letteratura, l’attuale valore BEI dell’ACGIH e il limite biologico dello SCOEL di 300 μg/l.
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