In questo lavoro vengono forniti utili suggerimenti per la lavorazione ad asportazione di truciolo dei materiali sinterizzati (PM). Alcuni componenti meccanici ottenuti con la metallurgia delle polveri richiedono, per forme particolari (gole interne, spallamenti, ecc.), uno stadio intermedio di lavorazione sulle macchine utensili. Alcuni esperimenti hanno dimostrato che le vibrazioni, causate dall’intrinseca porosità dei materiali PM, non possono essere le sole responsabili della loro difficoltà di lavorazione. Un fenomeno complesso, noto come “formazione del truciolo pulverulento”, gioca un ruolo decisivo nel deterioramento della finitura superficiale e nella precoce usura dell’utensile. Il rimedio naturale alla porosità sembra essere il tentativo di riempire i vuoti introducendo una sostanza nei pori che li renda “incoercibili”. In questo modo, possono essere eliminate le disomogeneità del materiale che producono inaccettabili variazioni nelle forze di taglio. Le sostanze di riempimento dei pori contribuiscono alla riduzione della forza di taglio necessaria durante la lavorazione dei PM e prolungano la vita dell’utensile, migliorando la finitura superficiale e limitando la formazione di trucioli pulverulenti. Gli autori dimostrano che, scegliendo opportunamente la natura di una sostanza impregnante e le modalità di impregnazione, il meccanismo di formazione del truciolo viene ricondotto a quello di un materiale non sinterizzato. In conseguenza di ciò è stata condotta una campagna di prove sperimentali di foratura e tornitura su leghe Fe-Cu, che ha consentito di suggerire, per i sinterizzati impregnati con la metodologia proposta, i parametri di taglio ottimali.

La lavorabilità alle Macchine Utensili dei Sinterizzati

BUONADONNA, PASQUALE;DIONORO, GENNARO;
2005-01-01

Abstract

In questo lavoro vengono forniti utili suggerimenti per la lavorazione ad asportazione di truciolo dei materiali sinterizzati (PM). Alcuni componenti meccanici ottenuti con la metallurgia delle polveri richiedono, per forme particolari (gole interne, spallamenti, ecc.), uno stadio intermedio di lavorazione sulle macchine utensili. Alcuni esperimenti hanno dimostrato che le vibrazioni, causate dall’intrinseca porosità dei materiali PM, non possono essere le sole responsabili della loro difficoltà di lavorazione. Un fenomeno complesso, noto come “formazione del truciolo pulverulento”, gioca un ruolo decisivo nel deterioramento della finitura superficiale e nella precoce usura dell’utensile. Il rimedio naturale alla porosità sembra essere il tentativo di riempire i vuoti introducendo una sostanza nei pori che li renda “incoercibili”. In questo modo, possono essere eliminate le disomogeneità del materiale che producono inaccettabili variazioni nelle forze di taglio. Le sostanze di riempimento dei pori contribuiscono alla riduzione della forza di taglio necessaria durante la lavorazione dei PM e prolungano la vita dell’utensile, migliorando la finitura superficiale e limitando la formazione di trucioli pulverulenti. Gli autori dimostrano che, scegliendo opportunamente la natura di una sostanza impregnante e le modalità di impregnazione, il meccanismo di formazione del truciolo viene ricondotto a quello di un materiale non sinterizzato. In conseguenza di ciò è stata condotta una campagna di prove sperimentali di foratura e tornitura su leghe Fe-Cu, che ha consentito di suggerire, per i sinterizzati impregnati con la metodologia proposta, i parametri di taglio ottimali.
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