Introduzione - L’olio alimentare di lentisco (LBO) è ampiamente usato nella medicina popolare in diverse regioni del Mediterraneo soprattutto per la cura delle infezioni orali o per malattie a carico della pelle, potrebbe quindi rappresentare un candidato interessante nel campo della ricerca nello studio di nuovi farmaci antimicrobici e/o alimenti funzionali. Obiettivi - Lo scopo del presente lavoro è stato quello di verificare in vitro il profilo antibatterico dell’olio di lentisco su microorganismi coinvolti nelle infezioni sostenute da biofilm, soprattutto a carico del cavo orale o cutaneo. Metodologia - Sono state eseguite prove sull’ attività antimicrobica tramite procedure standard (MIC, CMB) su diversi microorganismi coltivati in sospensione e sull’attività dell’LBO come inibitore del Biofilm (MBIC). La composizione chimica dell’olio di lentisco è stata determinata mediante HPLC, allo scopo di caratterizzare la componente lipidica (PUFA, FFA), prima e dopo la crescita batterica. Risultati - L’olio alimentare di lentisco ha mostrato un profilo antibatterico interessante contro il genere Streptococcus, in quanto il livello di attività antibatterica è risultato correlato al profilo di patogenicità del microrganismo. Isolati clinici di Streptococcus spp. (S. intermedius, S. mitis) con elevata patogenicità, venivano inibiti a basse concentrazioni, MIC 6-3%. MCB = 50%, MBIC = <4%; su un altro gruppo, con patogenicità intermedia, evidenziava un’attività antibatterica intermedia (S. pyogenes, S. mutans), MIC/MCB/MBIC 50-25%, mentre il ceppo probiotico S. salivarius K12 è apparso insensibile all’LBO. I diversi profili di sensibilità osservati sono correlati con l’attività lipasica nel genere Streptococcus. In particolare con la diversa struttura dell’enzima MRCA, una lipasi idratasi fondamentale in diverse specie batteriche per la rimozione degli acidi grassi insaturi (PUFA e UFA). L’analisi HPLC dell’olio ha rilevato un progressivo aumento degli acidi grassi liberi, 18:0, 18: 1, 18: 2,18: 3, durante la crescita batterica. Discussione - In questo contesto, abbiamo ipotizzato che LBO potrebbe essere in grado di modulare il tasso patogeno/probiotico in biofilm sostenuti da Streptococcus spp. attraverso il metabolismo dei trigliceridi con la produzione di acidi grassi ad attività antibatterica. In questo contesto l’olio di lentisco potrebbe essere utilizzato per la prevenzione delle biofilm associated diesasse sostenute da streptococchi.

ATTIVITÀ FUNZIONALE DELL’OLIO ALIMENTARE DI PISTACIA LENTISCUS L. NELLE “BIOFILM ASSOCIATED DISEASES”

ORRU, GERMANO;TUVERI, ENRICA;ROSA, ANTONELLA;
2016-01-01

Abstract

Introduzione - L’olio alimentare di lentisco (LBO) è ampiamente usato nella medicina popolare in diverse regioni del Mediterraneo soprattutto per la cura delle infezioni orali o per malattie a carico della pelle, potrebbe quindi rappresentare un candidato interessante nel campo della ricerca nello studio di nuovi farmaci antimicrobici e/o alimenti funzionali. Obiettivi - Lo scopo del presente lavoro è stato quello di verificare in vitro il profilo antibatterico dell’olio di lentisco su microorganismi coinvolti nelle infezioni sostenute da biofilm, soprattutto a carico del cavo orale o cutaneo. Metodologia - Sono state eseguite prove sull’ attività antimicrobica tramite procedure standard (MIC, CMB) su diversi microorganismi coltivati in sospensione e sull’attività dell’LBO come inibitore del Biofilm (MBIC). La composizione chimica dell’olio di lentisco è stata determinata mediante HPLC, allo scopo di caratterizzare la componente lipidica (PUFA, FFA), prima e dopo la crescita batterica. Risultati - L’olio alimentare di lentisco ha mostrato un profilo antibatterico interessante contro il genere Streptococcus, in quanto il livello di attività antibatterica è risultato correlato al profilo di patogenicità del microrganismo. Isolati clinici di Streptococcus spp. (S. intermedius, S. mitis) con elevata patogenicità, venivano inibiti a basse concentrazioni, MIC 6-3%. MCB = 50%, MBIC = <4%; su un altro gruppo, con patogenicità intermedia, evidenziava un’attività antibatterica intermedia (S. pyogenes, S. mutans), MIC/MCB/MBIC 50-25%, mentre il ceppo probiotico S. salivarius K12 è apparso insensibile all’LBO. I diversi profili di sensibilità osservati sono correlati con l’attività lipasica nel genere Streptococcus. In particolare con la diversa struttura dell’enzima MRCA, una lipasi idratasi fondamentale in diverse specie batteriche per la rimozione degli acidi grassi insaturi (PUFA e UFA). L’analisi HPLC dell’olio ha rilevato un progressivo aumento degli acidi grassi liberi, 18:0, 18: 1, 18: 2,18: 3, durante la crescita batterica. Discussione - In questo contesto, abbiamo ipotizzato che LBO potrebbe essere in grado di modulare il tasso patogeno/probiotico in biofilm sostenuti da Streptococcus spp. attraverso il metabolismo dei trigliceridi con la produzione di acidi grassi ad attività antibatterica. In questo contesto l’olio di lentisco potrebbe essere utilizzato per la prevenzione delle biofilm associated diesasse sostenute da streptococchi.
2016
olio alimentare di lentisco, Streptococchi. Biofilm
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/197618
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