Nella ricerca sono stati seguiti in longitudinale 43 bambini misurando le loro abilità di memoria di lavoro spaziale e visiva all’inizio (T1) e fine (T2) della prima primaria e alla fine della seconda primaria (T3), mettendole in relazione con le prestazioni nella pre-matematica e nella prima matematica. I risultati mostrano che i migliori predittori delle prestazioni nella pre-matematica al T1 sono le abilità di memoria di lavoro visiva (manipolazione visiva di immagini) e spaziale simultanea (Corsi indietro), mentre non troviamo implicate le abilità di memoria di lavoro spaziale sequenziale (matrici sequenziali con doppio compito). Al T2 troviamo che le conoscenze di pre-matematica sono la variabile più importante nel definire le performance aritmetiche, mentre alla fine della seconda primaria (T3) le abilità di pre-matematica perdono importanza e riemerge l’influenza della memoria di lavoro visiva e di quella spaziale simultanea mentre, come al T1, non si trova implicazione della memoria spaziale sequenziale.

Influenza della memoria di lavoro visuo-spaziale sullo sviluppo delle abilità matematiche.

FANARI, RACHELE;MELONI, CARLA;MASSIDDA, DAVIDE
2017-01-01

Abstract

Nella ricerca sono stati seguiti in longitudinale 43 bambini misurando le loro abilità di memoria di lavoro spaziale e visiva all’inizio (T1) e fine (T2) della prima primaria e alla fine della seconda primaria (T3), mettendole in relazione con le prestazioni nella pre-matematica e nella prima matematica. I risultati mostrano che i migliori predittori delle prestazioni nella pre-matematica al T1 sono le abilità di memoria di lavoro visiva (manipolazione visiva di immagini) e spaziale simultanea (Corsi indietro), mentre non troviamo implicate le abilità di memoria di lavoro spaziale sequenziale (matrici sequenziali con doppio compito). Al T2 troviamo che le conoscenze di pre-matematica sono la variabile più importante nel definire le performance aritmetiche, mentre alla fine della seconda primaria (T3) le abilità di pre-matematica perdono importanza e riemerge l’influenza della memoria di lavoro visiva e di quella spaziale simultanea mentre, come al T1, non si trova implicazione della memoria spaziale sequenziale.
2017
memoria di lavoro visuo-spaziale, matematica
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