Fin da epoca antica il termine "poma" ricorre in riferimento alla produzione letteraria propria o di altri nelle opere latine di numerosi autori (Marziale, Ausonio, Venanzio Fortunato, Bonifacio, Teodulfo di Orléans. Reginaldo di Canterbury, Ermolao Barbaro senior, Leon Battista Alberti) con sfumature di significato differenti. In testi prefatori è spesso funzionale alla topica affermazione di modestia, ma si presta anche, soprattutto in componimenti poetici, al lusus letterario sull'ambiguità di interpretazione in senso proprio/traslato
L'opera letteraria come "frutto": un uso metaforico di poma (da Marziale a Leon Battista Alberti)
COCCO, CRISTINA
2006-01-01
Abstract
Fin da epoca antica il termine "poma" ricorre in riferimento alla produzione letteraria propria o di altri nelle opere latine di numerosi autori (Marziale, Ausonio, Venanzio Fortunato, Bonifacio, Teodulfo di Orléans. Reginaldo di Canterbury, Ermolao Barbaro senior, Leon Battista Alberti) con sfumature di significato differenti. In testi prefatori è spesso funzionale alla topica affermazione di modestia, ma si presta anche, soprattutto in componimenti poetici, al lusus letterario sull'ambiguità di interpretazione in senso proprio/traslatoFile in questo prodotto:
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