Nei paesi sviluppati, gli immigrati di sesso femminile nella maggior parte dei casi forniscono servizi alle famiglie riguardanti la pulizia della casa e la cura dei bambini e degli anziani. In questo breve lavoro si intende analizzare l’impatto che l’immigrazione femminile occupata nel settore dei servizi alle famiglie ha sull’ offerta di lavoro delle donne native italiane sia sulla loro partecipazione alla forza lavoro, sia sulle ore settimanali lavorate. Il punto di partenza dell’analisi è il lavoro di Barone e Mocetti (2011) i quali studiano l’impatto dell’immigrazione sull’offerta di lavoro femminile in Italia per il periodo dal 2006 al 2008. Rispetto a questi autori, in questo studio si esaminano gli anni più recenti, dal 2008 al 2011. L’analisi è condotta disaggregando sia per livello di istruzione delle donne native (licenza elementare, diploma di scuola superiore e laurea), sia per livello territoriale (Nord, Centro e Sud e Isole). Va rilevato che Barone e Mocetti (2011) effettuano la loro analisi anche attraverso tecniche di stima che fanno uso di variabili strumentali al fine di attenuare le problematiche connesse all’eventuale presenza di endogeneità. Rispetto al loro contributo, le stime presentate in questa sede sono molto più semplici, tuttavia, si ritiene che in prima approssimazione i risultati possano essere considerati come evidenza preliminare della rilevanza del fenomeno indagato, sia pure con tutte le cautele del caso.

Gli effetti dell'immigrazione sull’offerta di lavoro delle donne. Un’analisi empirica per l’Italia

Romano PIras
2018-01-01

Abstract

Nei paesi sviluppati, gli immigrati di sesso femminile nella maggior parte dei casi forniscono servizi alle famiglie riguardanti la pulizia della casa e la cura dei bambini e degli anziani. In questo breve lavoro si intende analizzare l’impatto che l’immigrazione femminile occupata nel settore dei servizi alle famiglie ha sull’ offerta di lavoro delle donne native italiane sia sulla loro partecipazione alla forza lavoro, sia sulle ore settimanali lavorate. Il punto di partenza dell’analisi è il lavoro di Barone e Mocetti (2011) i quali studiano l’impatto dell’immigrazione sull’offerta di lavoro femminile in Italia per il periodo dal 2006 al 2008. Rispetto a questi autori, in questo studio si esaminano gli anni più recenti, dal 2008 al 2011. L’analisi è condotta disaggregando sia per livello di istruzione delle donne native (licenza elementare, diploma di scuola superiore e laurea), sia per livello territoriale (Nord, Centro e Sud e Isole). Va rilevato che Barone e Mocetti (2011) effettuano la loro analisi anche attraverso tecniche di stima che fanno uso di variabili strumentali al fine di attenuare le problematiche connesse all’eventuale presenza di endogeneità. Rispetto al loro contributo, le stime presentate in questa sede sono molto più semplici, tuttavia, si ritiene che in prima approssimazione i risultati possano essere considerati come evidenza preliminare della rilevanza del fenomeno indagato, sia pure con tutte le cautele del caso.
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