Per i teorici della cognizione distribuita la spiegazione completa di alcuni fenomeni cognitivi deve tenere conto di fattori non locali, cioè di processi che si verificano anche “al di fuori della pelle e del cranio” dei singoli soggetti cognitivi. In questo lavoro verranno presentati gli sviluppi di questa prospettiva in relazione allo studio dei fenomeni linguistici. I sostenitori dell’approccio distribuito pongono l’accento sulla componente attiva e dialogica collegata all’apprendimento e all’uso del linguaggio naturale. La considerazione di questi fenomeni rende possibile la spiegazione di alcuni problemi collegati allo sviluppo del linguaggio che nella linguistica computazionale sono risolti in maniera poco soddisfacente attraverso il riferimento a strutture cognitive innate.
L'approccio distribuito allo studio del linguaggio
Simone Pinna
2020-01-01
Abstract
Per i teorici della cognizione distribuita la spiegazione completa di alcuni fenomeni cognitivi deve tenere conto di fattori non locali, cioè di processi che si verificano anche “al di fuori della pelle e del cranio” dei singoli soggetti cognitivi. In questo lavoro verranno presentati gli sviluppi di questa prospettiva in relazione allo studio dei fenomeni linguistici. I sostenitori dell’approccio distribuito pongono l’accento sulla componente attiva e dialogica collegata all’apprendimento e all’uso del linguaggio naturale. La considerazione di questi fenomeni rende possibile la spiegazione di alcuni problemi collegati allo sviluppo del linguaggio che nella linguistica computazionale sono risolti in maniera poco soddisfacente attraverso il riferimento a strutture cognitive innate.File | Dimensione | Formato | |
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