This paper applies heterogeneous panel SVAR methodologies to investigate the long-run macroeconomic impacts of a migration shock. Data are from 19 OECD countries, observed for the 1985-2013 period. Sample median responses to common one-unit shocks in net migration comply with the traditional view of a nil long-run impact. Conversely, responses to idiosyncratic structural shocks show a clear role for immigration in up-lifting the steady-state level of total factor productivity and labor productivity and in decreasing the capital/labor ratio. Correlating individual country IRFs with a battery of country-specific macroeconomic indicators unveils that our findings are consistent with two distinct interaction models between receiving economies and immigrants. Specifically, there are countries for which selective immigration policies induce a joint jump in the steady-state values of tfp and labor productivity (leaving unaffected the capital/labor ratio) and others, relatively specialized in services and with tight labor markets, where capital/immigrants complementarities may also be achieved.

Attraverso un approccio basato sulla stima di modelli SVAR per panel eterogenei, questo lavoro si pone l’obiettivo di indagare l’impatto macroeconomico di lungo periodo di uno shock migratorio. I dati riguardano 19 paesi OCSE, osservati per il periodo 1985-2013. Osservando le risposte mediane del campione rispetto a shock unitari comuni nella migrazione netta, si riscontra come esse concordino con la visione tradizionale che prevede un impatto nullo nel lungo periodo. Al contrario, le risposte a shock strutturali idiosincratici mostrano come l’immigrazione innalzi il livello di stato stazionario sia della produttività totale dei fattori sia della produttività del lavoro e riduca il rapporto tra capitale e lavoro. Ponendo in relazione le impulse response functions (IRFs) nazionali con un set di indicatori macroeconomici specifici di ciascun paese, si osserva come i nostri risultati siano consistenti con due distinti approcci riferiti al modello di interazione tra le diverse economie e i flussi migratori. Specificatamente, ci sono paesi per i quali politiche migratorie selettive inducono un innalzamento congiunto nei valori di stato stazionario della produttività totale dei fattori e della produttività del lavoro (lasciando inalterato il rapporto tra capitale e lavoro) ed altri paesi, relativamente specializzati nel settore dei servizi e con mercati del lavoro più fluidi, nei quali possono realizzarsi delle complementarità tra capitale ed immigrati.

A panel SVAR analysis of the long-run economic impact of migration

Piras, Romano
;
Etzo, Ivan;Massidda, Carla;Mattana, Paolo
2021-01-01

Abstract

This paper applies heterogeneous panel SVAR methodologies to investigate the long-run macroeconomic impacts of a migration shock. Data are from 19 OECD countries, observed for the 1985-2013 period. Sample median responses to common one-unit shocks in net migration comply with the traditional view of a nil long-run impact. Conversely, responses to idiosyncratic structural shocks show a clear role for immigration in up-lifting the steady-state level of total factor productivity and labor productivity and in decreasing the capital/labor ratio. Correlating individual country IRFs with a battery of country-specific macroeconomic indicators unveils that our findings are consistent with two distinct interaction models between receiving economies and immigrants. Specifically, there are countries for which selective immigration policies induce a joint jump in the steady-state values of tfp and labor productivity (leaving unaffected the capital/labor ratio) and others, relatively specialized in services and with tight labor markets, where capital/immigrants complementarities may also be achieved.
2021
Attraverso un approccio basato sulla stima di modelli SVAR per panel eterogenei, questo lavoro si pone l’obiettivo di indagare l’impatto macroeconomico di lungo periodo di uno shock migratorio. I dati riguardano 19 paesi OCSE, osservati per il periodo 1985-2013. Osservando le risposte mediane del campione rispetto a shock unitari comuni nella migrazione netta, si riscontra come esse concordino con la visione tradizionale che prevede un impatto nullo nel lungo periodo. Al contrario, le risposte a shock strutturali idiosincratici mostrano come l’immigrazione innalzi il livello di stato stazionario sia della produttività totale dei fattori sia della produttività del lavoro e riduca il rapporto tra capitale e lavoro. Ponendo in relazione le impulse response functions (IRFs) nazionali con un set di indicatori macroeconomici specifici di ciascun paese, si osserva come i nostri risultati siano consistenti con due distinti approcci riferiti al modello di interazione tra le diverse economie e i flussi migratori. Specificatamente, ci sono paesi per i quali politiche migratorie selettive inducono un innalzamento congiunto nei valori di stato stazionario della produttività totale dei fattori e della produttività del lavoro (lasciando inalterato il rapporto tra capitale e lavoro) ed altri paesi, relativamente specializzati nel settore dei servizi e con mercati del lavoro più fluidi, nei quali possono realizzarsi delle complementarità tra capitale ed immigrati.
Migration; Panel SVAR; Heterogeneous IRFs; Policy Suggestions
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