Through a critical analysis that involves both the decisional technique and the arguments elaborated on the point of reasonableness, the work argues that Judgment No. 1/2022, by which the Constitutional Court declared inadmissible the question of the legitimacy of the norm allowing an exception to the principle of non-discrimination with reference to the recruitment of educational personnel of boarding schools and educandati, constitutes a stumbling block in the path to the realization of equality. It is believed that there were no reasons preventing either the adoption of an upholding judgment or the possibility of the Court raising before it an issue concerning the other norms of the educational system which, together with the one censured, presuppose as necessary the distinction between the sexes in recruitment for service. Although essentially isolated, in the absence of the hoped-for change in jurisprudential direction, this decision raises fears of significant repercussions for future applications of the principles of equality and nondiscrimination.

Attraverso un’analisi critica che involge tanto la tecnica decisoria quanto le argomentazioni elaborate in punto di ragionevolezza, il lavoro sostiene che la sentenza n. 1/2022, con cui la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità della norma che ammette una deroga al principio di non discriminazione con riferimento al reclutamento del personale educativo di convitti ed educandati, costituisce un inciampo nel cammino per la realizzazione dell’eguaglianza. Si ritiene non sussistessero ragioni ostative né all’adozione di una sentenza di accoglimento né alla possibilità che la Corte sollevasse innanzi a sé una questione avente ad oggetto le altre norme del sistema educativo che, insieme a quella censurata, presuppongono come necessaria la distinzione tra i sessi nell’assunzione in servizio. Sebbene sostanzialmente isolata, in assenza dell’auspicabile mutamento di indirizzo giurisprudenziale, tale decisione lascia temere significative ripercussioni sulle future applicazioni dei principi di eguaglianza e non discriminazione.

Un inciampo nel cammino dell’eguaglianza: la sentenza n. 1/2022 della Corte costituzionale sul reclutamento del personale educativo

Cecchini, Stefania
2022-01-01

Abstract

Through a critical analysis that involves both the decisional technique and the arguments elaborated on the point of reasonableness, the work argues that Judgment No. 1/2022, by which the Constitutional Court declared inadmissible the question of the legitimacy of the norm allowing an exception to the principle of non-discrimination with reference to the recruitment of educational personnel of boarding schools and educandati, constitutes a stumbling block in the path to the realization of equality. It is believed that there were no reasons preventing either the adoption of an upholding judgment or the possibility of the Court raising before it an issue concerning the other norms of the educational system which, together with the one censured, presuppose as necessary the distinction between the sexes in recruitment for service. Although essentially isolated, in the absence of the hoped-for change in jurisprudential direction, this decision raises fears of significant repercussions for future applications of the principles of equality and nondiscrimination.
2022
Attraverso un’analisi critica che involge tanto la tecnica decisoria quanto le argomentazioni elaborate in punto di ragionevolezza, il lavoro sostiene che la sentenza n. 1/2022, con cui la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità della norma che ammette una deroga al principio di non discriminazione con riferimento al reclutamento del personale educativo di convitti ed educandati, costituisce un inciampo nel cammino per la realizzazione dell’eguaglianza. Si ritiene non sussistessero ragioni ostative né all’adozione di una sentenza di accoglimento né alla possibilità che la Corte sollevasse innanzi a sé una questione avente ad oggetto le altre norme del sistema educativo che, insieme a quella censurata, presuppongono come necessaria la distinzione tra i sessi nell’assunzione in servizio. Sebbene sostanzialmente isolata, in assenza dell’auspicabile mutamento di indirizzo giurisprudenziale, tale decisione lascia temere significative ripercussioni sulle future applicazioni dei principi di eguaglianza e non discriminazione.
Euality; reasonableness; social conscience; legislative discretion; educational institutions; nondiscrimination
Eguaglianza; ragionevolezza; coscienza sociale; discrezionalità legislativa; istituzioni educative; non discriminazione
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