Il cinema italiano degli anni '60 inaugura una rappresentazione del corpo femminile che pone fine all'era delle maggiorate. La quindicenne attrice franco-belga Catherine Spaak divenne la testimonial di un modello di femminilità basato su un nuovo tipo di corpo e sulla mancanza di inibizioni sessuali ed emotive, diventando un modello per le giovani donne che si riconoscevano nei personaggi da lei interpretati. Il mio articolo ripercorre il percorso tracciato dalla Spaak attraverso l'analisi di alcuni film e della copertura mediatica nei confronti della giovane attrice, in particolare sui rotocalchi, che hanno creato un legame inestricabile tra la sua vita professionale e quella privata.

1960s Italian cinema ushered in a representation of the female body that brought an end to the era of curves. The fifteen-year-old French-Belgian actress Catherine Spaak became the poster girl of a model of femininity based on a new body type and lack of sexual and emotional inhibitions, becoming a role model for young women who saw themselves in the characters she played. My article traces the path marked out by Spaak through the analysis of several films as well as media coverage of the young actress, in particular in illustrated magazines, which created an inextricable link between her professional and personal lives

Il "corpo" del divismo francese nel cinema italiano degli anni '60. Il caso Catherine Spaak

David Bruni
2022-01-01

Abstract

1960s Italian cinema ushered in a representation of the female body that brought an end to the era of curves. The fifteen-year-old French-Belgian actress Catherine Spaak became the poster girl of a model of femininity based on a new body type and lack of sexual and emotional inhibitions, becoming a role model for young women who saw themselves in the characters she played. My article traces the path marked out by Spaak through the analysis of several films as well as media coverage of the young actress, in particular in illustrated magazines, which created an inextricable link between her professional and personal lives
2022
Il cinema italiano degli anni '60 inaugura una rappresentazione del corpo femminile che pone fine all'era delle maggiorate. La quindicenne attrice franco-belga Catherine Spaak divenne la testimonial di un modello di femminilità basato su un nuovo tipo di corpo e sulla mancanza di inibizioni sessuali ed emotive, diventando un modello per le giovani donne che si riconoscevano nei personaggi da lei interpretati. Il mio articolo ripercorre il percorso tracciato dalla Spaak attraverso l'analisi di alcuni film e della copertura mediatica nei confronti della giovane attrice, in particolare sui rotocalchi, che hanno creato un legame inestricabile tra la sua vita professionale e quella privata.
Catherine Spaak, Stardom, Illustrated Magazines, Italian Cinema, Female Beauty
Catherine Spaak; divismo; rotocalchi; cinema italiano; canoni di bellezza femminile
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