Arquitectura y urbanismo aragoneses en la Cerdeña del siglo XIV = Architettura e urbanistica aragonese del Trecento in Sardegna

La presenza aragonese in Sardegna, consolidata gradualmente a partire dal 1323 con la lenta ma inesorabile conquista dell’intera isola, segna una trasformazione politica e culturale netta per la storia locale. A questa corrisponde una metamorfosi tangibile delle forme dell’architettura, della città e del territorio. In sintonia con le dinamiche della città europea del Trecento, la Sardegna vive una stagione di nuove fondazioni, ampliamenti urbani, progettazione di fortificazioni e costruzione di monumenti e chiese, con l’attuazione di nuove legislazioni e regolamenti urbani. Dopo gli imponenti investimenti militari e infrastrutturali dei primi anni si registra una importante stagnazione degli interventi, bloccati dalla guerra contro i sardi del Giudicato di Arborea e da ulteriori eventi, come la grande peste. Le tracce materiali giunte fin oggi, unite alle evidenze documentarie, permettono comunque di ricostruire il quadro di azioni progettuali e costruttive del tempo, dirette verso la definizione di una nuova immagine dei territori conquistati.